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TV Sorrisi e Canzoni n° 39 dal 27 settembre al 3 ottobre 1981 - “Bia, fai tu la magia”, di Paola Zivelli (i bambini telefonano a Cinzia De Carolis/Bia)

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Il numero di "TV Sorrisi"è molto corposo, come al solito ho omesso alcuni articoli, tra cui il fumetto di Dallas (che detestavo...), quelli inseriti mi sono parsi i più interessanti: 
sulle trasmissioni "Domenica in", ed "Hello Goggi", sui personaggi Miguel Bosè e Francesca Antonacci, sul telefilm "Hagen", che sinceramente non rammento.
Nei palinsesti delle tv locali abbonda l'animazione giapponese  :]
Tra le lettere si può leggere una missiva che chiedeva dei cinghiali:
"E' vero che i cinghiali, che erano scomparsi, stanno ripopolando l'Italia?"

"Non esageriamo", fu la risposta  ^_^

E' questa la sesta telefonata agli eroi animati, che la redazione di "TV Sorrisi" rendeva disponibile ai bambini, che posto:


L'idea fu veramente bella e lascia spesso la consapevolezza che non eravamo (e non lo sono i bambini di oggi) dei minus habens come ci volevano far passare esperti, giornalisti e chiunque altro pontificava sulla carta stampata e in tv.
A differenza degli altri eroi animati a Bia, come a Candy, non essendo vista come combattente, non veniva richiesto di salvare l'Italia dal terrorismo rosso e nero o dalla corruzione, alla fine eravamo anche in grado di capire che Goldrake poteva sconfiggere le BR o i Nar, mentre alla maga 15enne si facevano richieste più ragionevoli.
Bia non fu una di quelle serie contro cui gli adulti puntarono il dito accusatorio, era una giovane maghetta, forse venne considerata alla stregua di un personaggio disneyano. 
In realtà questa serie introdusse in Italia il voyeurismo, per di più verso una scolara,(!) che si vedeva spiata sia dal fratellino che da quello che era un vero e proprio maniaco, cioè Ciosa. 
Molto prima che il fanservice divenisse una piaga per l'animazione giapponese, come ormai è oggi, in Bia già lo si poteva vedere, eppure non ricordo (magari sbaglio) grandi levate di scudi verso le mutandine di Bia e il suo girare in sottoveste...
Leggendo da adulto gli articoli dei giornali dell'epoca sul tema cartoni animati giapponesi non mi capacito di come un obiettivo così gigantesco come il sesso sfuggi al radar degli esperti... che poi facevano le pulci ai pugni a razzo di Mazinga Z...
La redazione di "TV Sorrisi" interpellava anche un psicologo, che considera Bia "mini-sexy", ma a mio avviso non vide molti episodi, altrimenti avrebbe notato che il sexy era un po' più che mini, considerando che in Italia una serie del genere non si era mai vista. 
Di certo la Fujiko di Lupin III era più sensuale, ma era una donna e il suo personaggi prevedeva che usasse anche l'arma del fascino, una 15enne che veniva spiata e si mostrava mezza ignuda in un cartone espressamente per bambini, cosa che Lupin III non era (ma noi non lo sapevamo), non si era mai visto in Italia.
E' questa la dimostrazione, a mio avviso, che in realtà gli adulti di allora spesso neanche le guardavano le serie animate giapponesi che poi giudicavano, sia per i lati positivi che per quelli negativi o inconsueti, come era chiaramente una più che larvata sensualità presente in Bia.
Questa volta tutti i censori dei cartoni animati giapponesi avrebbero avuto un nemico da additare come emblema di quanto questi fossero diseducativi, e addirittura istigassero pensieri lascivi dei loro figli, eppure non venne proferita polemica alcuna   ^_^
Nell'ottobre del 2017 ho postato un "Onda TV" della primavera 1981, in cui di nuovo non vengono mai criticate le scene un po' più osé:


Qui sotto lo scritto ingrandito   ;)



Oggi i cinghiali, ma anche le nutrie e i cani inselvatichiti, sono diventati un pericolo, diretto, per eventuali attacchi, o indiretto, nel caso si presentino come ostacoli sulla carreggiata.

Povero Garibaldi   ^_^



L'unica cosa che capisco di questo articolo è che i socialisti volevano una loro quarta rete Rai, visto che non vennero esauditi, si rivolsero a Silvio   :]

In URSS avevano trovato un vaccino contro l'arteriosclerosi, ma di certo qualche complotto mondiale lo avrà reso indisponibile, di certo sappiamo che a Putin non venne mai inoculato...


Espressamente per milanesi   ^_^



Me la ricordo bene la moneta da 500 lire a due metalli, segnò anche l'aumento dei costi dei videogiochi da bar... avevo iniziato a giocarci con 100 lire, poi 200 lire, poi 500 lire... maledetta inflazione...

 


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