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"Afraid of falling, il fenomeno dell'hikikomori" - "Doc 3" su RaiPlay

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Ringrazio Susy che mi ha informato della messa in onda su Rai 3 di questo documentario trasmesso ieri sera, che io ho rivisto oggi su RaiPlay.
Il sottotitolo recita:
"Il primo documentario italiano interamente dedicato al fenomeno dell'hikikomori, la pratica del ritiro sociale sempre più frequente anche tra gli adolescenti italiani".

Io sono interessato esclusivamente all'aspetto nipponico del fenomeno, però una trasmissione sulla Rai mi incuriosiva, seppur dedicata alla situazione italiana.
Il programma è visibile gratuitamente su RaiPlay (basta solo iscriversi), dura meno di 40 minuti, quindi non è una visione troppo impegnativa.
Ammetto che l'ho guardato perché temevo ci fossero informazioni in stile "Studio Aperto"... in cui la colpa del fenomeno hikikomori era addossata al web, videogiochi, manga ed anime... invece gli ultimi due non sono neppure mai citati!
Evviva!   ^_^
Molte volte è importante anche quello che non c'è, oltre a quello che c'è, e stavolta non è colpa di manga ed anime!  ;)
I primi due, web e videogiochi, non solo non sono accusati di essere la causa del ritiro sociale, ma anzi sono considerati come una delle possibilità di uscirne, o comunque di iniziare a intessere rapporti sociali, benché virtuali.
Vengono intervistati tre esperti in materia: 
Marco Crepaldi (Associazione Hikikomori Italia);
Elena Rainò (Ospedale Regina Margherita);
Matteo Lancini (Fondazione Minotauro);

Sono presenti le testimonianze, in alcuni casi filtrate da attori, di quattro hikikomori (una è una ragazza) e la madre di uno di essi. Quest'ultima incolpa molto la scuola per l'indifferenza mostrata verso suo figlio nel momento della crisi.
Essendo io un po' rompiscatole due o tre critiche le avrei da fare, ma mi limiterò ad una, forse due    ^_^

Come scritto sopra non viene mai data la colpa a web o videogiochi, ma allora perché mostrare una scena di un videogioco cruento?
Una lama insanguinata di un coltello... poi c'erano le solite scene di sparatutto in prima persona, mancava GTA...
I videogiochi sono una infinità...
Sembra quasi che chi ha girato le immagini pensasse che i videogiochi dovessero essere gli accusati, come sempre, e quindi si sia regolato autonomamente di conseguenza.
In un paio di occasioni le testimonianze dei ragazzi tirano in ballo il suicidio, quando in Giappone, nazione con un tasso di suicidi mostruoso, sono proprio gli hikikomori a non suicidarsi, però magari in Italia la situazione è differente.
Detto ciò, merita di essere visto.

Grazie ancora Susy  ^_^


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