Nel numero di Vinile n° 34 del 27 luglio, oltre ad un articolo sulle sigle, è presente un'intervista a Alessandra Valeri Manera, la redazione esagerò un po' affermando che quella fosse la sua prima intervista in oltre 40 anni, spacciandolo per un grande scoop.
Peccato che la responsabile dei programmi per ragazzi della Fininvest/Mediaset ne avesse rilasciata una a "Mangazine" nel dicembre 1993 e che fosse stata intervistata anche nel documentario su Lupin nel 2015:
Nei commenti al post qui sopra linkato il lettore Sam mi ricorda che c'è un'altra intervista ulteriormente anteriore, cioè quella che propongo oggi, pubblicata sul quinto ed ultimo numero della rivista "Video Cartoon & Comics" dell'aprile 1992.
Quindi, a maggior ragione, gli autori dell'intervista su "Vinile" forse dovrebbero rivedere il loro trionfalismo. Specialmente perché per mera curiosità ho fatto una ricerca online e di interviste ne avrei trovate altre, sia su carta stampata che per siti, ma mi fermerò a questa, tanto il suo punto di vista è granitico :]
L'intervista su "Video Cartoon & Comics"è interessante non tanto per le dichiarazioni della Manera, sempre coerenti negli anni, ma nelle domande, che trovo siano state le più incalzanti rispetto a tutte quelle mostrate nei post precedenti. Stessa cosa per le domande poste da "Vinile", che non erano certo "difficoltose".
Non sono molto ferrato in materia, ma poi vennero coprodotte delle serie animate tra Fininvest/Mediaset e le case di produzione statunitensi e/o nipponiche?
Perché altrimenti "lì" si adattava e basta... ^_^
Ci sono alcune domande ad Alessandra Valeri Manera che ancora non ho letto:
Perché compravate anime con target per adolescenti per poi censurarle perché non erano adatte al target degli under 12?
Non sarebbe stato più logico ed economico acquistare solo serie in target con la politica editoriale di Fininvest/Mediaset?
Perché la prima trasmissione di Lady Oscar (come di altre serie) nei primissimi anni 80 non vennero censurate?
Quindi tutta la preoccupazione per i possibili terribili traumi psicologici che si potevano infliggere ai giovanissimi telespettatori inizialmente non erano un problema?
P.S.
Le pagine sono scannerizzate storte non per un mio errore, come capita sovente, ma perché sono impaginate storte :]