Come al solito il numero di "Anime Cult" punta sulle interviste, numerose ed interessanti:
Emanuela Pacotto (doppiatrice);
Andrea Romoli (fumettista ed illustratore);
Elena Zanzi (editor Planet Manga);
Marina Morra (presentatrice);
Goro Miyazaki (regista);
Massimo Luca (autore di sigle).
Mi corre l'obbligo di annotare che, questa volta, l'intervista all'autore nipponico strillata in copertina è stata fatta dalla redazione (Luca Raffaelli), inoltre mi ha sorpreso l'intervista ad Andrea Romoli, non perché non la meriti, ma perché nel numero di maggio 2023 di "Nippon Shock Magazine", era già stato sentito da "NSM" (ed io l'ho scoperto grazie a loro). Non che ciò impedisca di reintervistarlo, mi ha solo sorpreso, tra l'altro, rispetto all'intervista di luglio, viene trattato un tema nuovo, le problematiche legali tra l'autore e la casa editrice italica, che fece un accordo con la "Nippon Animation" per fare una serie animata da un suo fumetto, senza informarlo...
Quindi si possono leggere cose già lette in "NSM" ed altre no.
La copertina e il dossier di questo numero della rivista è dedicata a Lamù, a cui, sempre "NSM" aveva già dedicato copertina e dossier:
Di nuovo, non che questo vieti a chicchessia di trattare per l'eternità l'argomento, ma forse dovrebbe far riflettere entrambe le redazioni sul fare un minimo di sforzo per non ritrattare i medesimi argomenti in un arco temporale troppo stretto. Per me otto mesi è un arco temporale troppo stretto... mio punto di vista.
Se non rammento male io vidi una sua esibizione canora (anche in giapponese, mi pare) ed artistica ad un Lucca Comics di una decina di anni fa, molto bello il tutto. La location era una chiesa sconsacrata, atmosfera unica.
Probabilmente mi ha colpito questa nuova intervista, dopo quella a "NSM" perché Andrea Romoli è poco conosciuto e se ne legge poco, altri personaggi sono contattati spesso, e quasi non fai caso all'ennesima intervista.
Comunque merita di essere letta e il personaggio meriterebbe di essere più conosciuto.
Tra gli articoli del dossier su Lamù uno tratta anche del mistero sulla sigla, non che sia scritto male, ma mi ha sorpreso che non se ne sia occupato MikiMoz, che sul suo blog aveva riportato tutte le sue indagini per svelare il mistero, che parrebbe, secondo quanto riportato, non sia stato svelato al 100%.
Nell'editoriale che apre come al solito la rivista, il Ceo smentisce che il neonato "Japan Magazine" ed "Anime Cult" possano trattare i medesimi argomenti, facendosi concorrenza a vicenda.
Di certo avrà ragione lui, ma della nuova serie di Lamù chi se ne era occupato proprio questo mese?
Gli autori dei due articoli sono differenti, ma l'argomento è il medesimo e trattato lo stesso mese.
Ovviamente della nuova serie dell'avvenente oni ne aveva trattato anche "NSM" a luglio 2023.
Molto interessante l'intervista ad una editor di una importante casa editrice di manga e fiumetti come Planet Manga.
L'intervista a Marina Morra tratta sia della sua partecipazione a "Bim Bum Bam" che a "3, 2, 1... contatto!", ma anche alla sua carriera televisiva successiva a quella davanti alle telecamere.
Dato che, come si può leggere qui sopra, si accenna ai "Bim Bum Bam" pre Fininvest, rimetto i post in cui me ne ero occupato:
Non sono un fan dei Cavalieri dello Zodiaco, ma i collezionisti di modellini apprezzeranno di certo :]
In occasione della presentazione in Giappone del lungometraggio animato "Il ragazzo e l'airone" Luca Raffaelli è l'inviato per "Il Venerdì" de "La Repubblica", nel mentre confeziona questa reportage dal mondo dello Studio Ghibli con intervista a Goro Miyazaki.
Dato che fino a qui non mi pare di essere stato particolarmente antipatico, mi gioco tutte le carte "sociopatico" per il commento della rubrica leggermente revisionistica di Nicola Bartolini Carrassi, in cui ci viene spiegato come furono bravi e giusti a stravolgere l'anime "Piccoli problemi di cuore":
"Rendere accettabile per un pubblico di BAMBINI" un anime che NON era indirizzato ad un pubblico di BAMBINI.
Come ho già scritto, far commentare a Carrassi gli anime stravolti dalla Fininvest/Mediaset sotto la gestione Valeri Manera è come nominare Barbablù garante contro la violenza verso le donne :]
Poi sa che c'è?
Io manco l'ho visto questo anime, se va bene a chi se lo vide stravolto, dis-adattato, censurato, tagliato e cucito, buona camicia a tutti (cit.) ^_^
Tutte queste interviste ai protagonisti di vari aspetti delle sigle dei cartoni animati, permette di avere una panoramica veramente approfondita di tanti risvolti poco conosciuti.
L'importante è poi non rileggerle una seconda volta, pagandole di nuovo, su altri speciali Sprea: Sigle degli Anime - Periodo RCA 1978-1986