Non avevo ancora postato un "Tv Sorrisi e Canzoni" del 1984, colmo la lacuna con il numero 14 dell'inizio di aprile.
Il gossip è uno dei tanti argomenti che ignoro, però, ad occhio e croce, la copertina della rivista non fu di buon auspicio, non ci sono neppure arrivati vicini al 2035 >_<
Dal punto di vista dei palinsesti televisivi siamo ad inizio boom dei telefilm statunitensi in pieno stile anni 80. La Fininvest si è ormai fagocitata "Italia 1" e "Rete 4", amalgamandole con "Canale 5", una melassa avvelenata...
Trovo molto meno interessante questo periodo televisivo rispetto al quinquennio d'oro 1978/1982, già dal 1981 iniziano a sparire moltitudini di piccole tv locali, inglobate dai circuiti privati nazionali, i programmi iniziavano ad uniformarsi sensibilmente. Si potrebbe dire che dal 1981 cominci a mancare la "biodiversità" televisiva, ma magari chi è nato 4 o 5 anni dopo di me la penserà diversamente.
Gli anime si erano abbastanza rarefatti, resisteva il circuito di "Euro TV", che trasmetteva serie che si sono dimostrate essere degli evergreen, come "Lupin III", "L'Uomo Tigre", Sampei e Lamù.
Sulle tv locali (in questo numero della zona nord est) trovavi qua e là uno Starzinger, una Charlotte, "Temple e Tam Tam", "Tansor Five", Pepero, Pinocchio e Lulù. Mentre le reti nazionali, ad eccezione di "Italia 1", avevano bandito gli anime. Tranne "Vultus V", sempre su "Euro TV", erano scomparsi del tutto i robottoni, sia dalla reti nazionali che dalle piccole tv locali. C'è da dire che ci sono un certo numero di programmi con la sola dicitura "cartoni animati", addirittura TMC aveva una fascia oraria che durava un'ora e mezza, dalle 15,30 alle 17,00. Quindi, probabilmente, almeno su TMC gli anime resistevano, perché la vedo dura trasmettere 90 minuti di cartoni di "Hanna & Barbera"... però, mancando i titoli, non ci sono certezze in merito.
Come detto sopra faceva eccezione "Italia 1", che nella divisione dei compiti delle tre ammiraglie Fininvest doveva proprio occuparsi dei giovani telespettatori (futuri elettori...).
Troviamo quindi un articolo sulla doppia programmazione in tema rivoluzione francese, dato che trasmettevano sia "Lady Oscar" che "Il Tulipano Nero".
Bella la doppia pagina con Oscar e Simone, quest'ultima non la conosco per nulla in quanto non ho mai seguito il cartone animato, e poi dopo Lady Oscar non ci può essere nessun'altra eroina francese della rivoluzione! :]
Le repliche di entrambe le serie erano appena iniziate, lunedì 2 aprile c'era la quinta puntata de "Il Tulipano Nero" ("Una spada per la giustizia") e la terza puntata di "Lady Osar ("Un triste presagio").
Le avventure della spadaccina mascherata Simone venivano trasmesse lunedì, mercoledì e venerdì alle 13,30. Mentre la nostra amata Lady Oscar la si poteva vedere, ovviamente, tutti i giorni alle 17,00 ^_^
Le tre colonnine dell'articolo di Massimo Lastrucci danno alcune informazioni interessanti sul successo italico ed internazionale delle due serie. In pratica "Il Tulipano Nero" lo comprammo solo noi, ma solo per il successo che ebbe "Lady Oscar", che a livello internazionale fu abbastanza un flop, stando a quello che afferma il giornalista.
Massimo Lastrucci non tira in ballo la violenza degli anime, la loro diseducatività, che con un anime dal carattere storico come "Lady Oscar" sarebbe stata un'accusa ridicola, e neppure cita mai i cartoni animati giapponesi fatti al computer!!!
Miracolo!!!
Ma, tranquilli, se non lo fa il giornalista, il computer lo tira fuori l'esperto di turno: Aldo Grasso!!!
Premessa, io stimo Aldo Grasso, quando leggevo "La Repubblica" mi trovavo quasi sempre in accordo con ciò che lui scriveva.
Anche per questo motivo sono rimasto assai sorpreso di leggere, nelle poche righe del suo intervento da "esperto", così tante inesattezze...
Intanto se uno vole fare "l'esperto", sarebbe il caso che conoscesse la materia su cui "espertizza" i lettori, e mi pare che il critico televisivo non dimostri alcuna esperienza in merito agli anime.
Domanda: "Perché piacciono Lady Oscar e Il Tulipano Nero?"
Risposta: "Piacciono sostanzialmente come piacciono gli altri cartoni giapponesi animati attraverso il computer...".
Tu quoque, Aldo, fili mi! T_T
Cavoli... ma è possibile che nel 1984, non nel 1978, un critico televisivo, non avesse i mezzi per cercare informazioni di prima mano sugli anime?
A volerle cercare erano disponibili anche in italiano, dato che proprio cinque anni prima la trasmissione giornalistica "Tam Tam" del TG1 aveva già svelato che quella dei cartoni animati giapponesi fatti al computer era una mega bufala:
"Heidi, Goldrake, Harlock and co." - "Tam Tam - attualità del TG1" 6 aprile 1979
Ok, Aldo Grasso aveva perso quella puntata di "Tam Tam", capitò anche a me, ma allora non poteva raccogliere altre informazioni?
Per lui sarebbe stato così arduo?
Furono pubblicati altri articoli, seppur pochi, che stroncavano la fake news degli anime fatti al computer, possibile che Grasso non ne lesse mai uno?
Purtroppo il critico televisivo riesce anche a far peggio nel proseguo, quando bollerà "Lady Oscar" (su "Il Tulipano Nero" non mi pronuncio) di avere una "formula sempre ripetuta e riconoscibile, studiata con poche varianti significative rispetto al modello. In fondo la felicità del piccolo telespettatore di fronte alle avventure di Lady Oscar o di Simone è quella di ricominciare da capo una storia che conosce già, partecipa col conforto di sapere anticipatamente come andrà a finire".
Qui l'aggravante ,senza possibile appello, è data dal fato che la serie di "Lady Oscar" era stata più volte replicata, quindi, con un minimo di impegno, magari cercando info tra qualche giovane telespettatrice, si poteva evitare la bestemmia che avesse una trama ripetitiva... ma cribbbbbbio, muoiono sia Oscar che Andrè!!! O_O
Nelle prime puntate Oscar è una ragazzina, per poi crescere fino a diventare donna. Cresce nel fisico e cresce nella coscienza di sé, e del contesto in cui vive. Come accidenti si fa ad affermare che si saprà anticipatamente come andrà a finire?!
Ma perché un esperto, come è di certo Aldo Grasso, ogni tanto non può ammettere di non avere nozioni su un argomento, limitandosi a rifiutare di dare un giudizio su una tematica che chiaramente dimostrò di non conoscere?
Ipotizzo questa conversazione tra la redazione di Tv Sorrisi ed Aldo Grasso:
Redazione: "Buongiorno dottor Grasso, vorrebbe rispondere ad un paio di domande su Lady Oscar in qualità di esperto?"
Aldo Grasso: "No grazie, mi scusi ma l'animazione televisiva giapponese non la conosco molto. Non vorrei che fra 30 e passa anni qualche sfigato nerd mi faccia le pulci su due striminzite righe di miei opinioni campate in aria". ^_^
La seconda doppia pagina in cui è incastonata la perlata di Aldo Grasso, l'esperto di anime :]
Il film live di Lady Oscar, una grande delusione:
Opuscolo giapponese sul film live di Lady Oscar - 1979/80
Proseguo con il resto della rivista, le cui scan mancano di qualche articolo, che ho ritenuto meno interessante.
"La paralisi dell'Europa"... strano...
Detesto chi fa soldi facendo leva sui punti deboli del prossimo...
No, in 15 anni non ci sono riusciti a costruire un computer intelligente >_<
Però resta un mito Paolo Zannini di 14 anni!!!
Se dal Giappone arrivano gli anime è una invasione, se dagli Usa arrivano i telefilm, invece, cosa è?
"Una poltrona per due"è diventato il tipico film di Natale ^_^