Nel leggere i vecchi articoli sugli anime mi sono reso conto che "Il fiuto di Sherlock Holmes" era considerato il cartone animato giapponese buono, in opposizione a tutti, o quasi, altri prodotti nipponici, che erano brutti, sporchi, cattivi e fatti al computer.
Perché l'investigatore canino londinese aveva una così buona stampa a favore?
Perché era una coproduzione Rai!
Come siamo prevedibili... ^_^
Che poi fosse ideato dai Pagot e da Hayao Miyazaki penso che interessasse solo per la paternità italica, perché di Miyazaki nessun giornalista avrebbe dimostrato di non sapere nulla fino all'Orso d'Oro di Berlino nel 2002...
"Il fiuto di Sherlock Holmes"è una di quelle serie che mi ripropongo di vedere da molto, ai tempi non la vidi perché ero già grandicello, per ora non ho ancora adempiuto a questo buon proposito, ergo non mi è possibile entrare nel particolare della serie.
Della travagliata gestazione della serie si può leggere su numerosi saggi inerenti l'animazione nipponica (link), oltre che sul web, ergo non mi dilungherò in merito.
Sarei, invece, molto curioso di capire cosa scrivevano in merito alla collaborazione con la Rai e lo Studio Pagot i giapponesi, ammesso che ne scrivano qualcosa, peccato che non conosco gli ideogrammi T_T
"RAI"è ben riportato nel disegno dei credits.
Come è ben visibile il faccio di un giovane Miyazaki, ma i Pagot?
Lascio a beneficio di chi può leggere gli ideogrammi la pubblicazione, anche nella speranza che qualcuno/a possa rivelare l'eventuale presenza di qualche informazione interessante ivi presente.
L'accento piemontese di Moriarty mi ha sempre fatto morire, ne annacquava ogni accenno malefico.
L'idea di Moriarty a Miyazaki nasce nel 1971, si evolve nel 1976.
Questi ammassi di marinai antropomorfi mi ricordano "Gli allegri pirati dell'isola del tesoro".