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"Filo diretto con..." in "Cartoni in tivù" - Le risposte dei personaggi animati giapponesi ai lettori - parte 4

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Come forse si sarà capito non sono in mio possesso tutti i numeri di "Cartoni in Tivù, quindi la mia rassegna della posta ha qualche lacuna, purtroppo. Il post precedente l'avevo terminato con il n° 78, mentre questo quarto post inizia con il n° 82 del 11/08/1982, e nei tre numeri mancanti c'è stata una inaspettata esplosione delle pagine dedicate alle missive dei lettori. Infatti, oltre alla classica posta alla redazione in seconda pagina, il "Filo diretto con..." venne suddiviso per emittenti televisive. In pratica quasi sempre c'era una pagina a testa per Rai, Italia 1, Canale 5 e Rete 4, a cui andava sommata quinta categoria delle altre tv locali minori, contrassegnata come "Filo diretto con... ?".
In pratica, per esempio, nel n° 82 sono presenti ben 6 pagine di lettere:
"La Posta TV";
"Filo diretto con...Italia 1";
"Filo diretto con...  Rai";
"Filo diretto con...Canale 5";
"Filo diretto con...?";
"Filo diretto con...  Rette 4".

Quindi nel tempo la redazione di "Cartoni in Tivù" passo dalla lettere incentrate su un singolo personaggio, a quelle di una emittente.
L'altra novità è che, oltre ai fumetti degli anime, venivano inseriti sia quelli made in Usa, che i telefilm statunitensi, e questa ultima novità non piacque a qualche giovane lettore/lettrice.
La motivazione di questa virata sui telefilm la spiega la redazione nella scan sopra (sempre del n° 82):
"... si giustifica col fatto che la fascia media dei nostri lettori va dai 13 ai 16 anni e costoro pur apprezzando soprattutto i cartoni, crediamo non disdegnino produzioni più, come dire, per grandi.".

Inoltre, dato che i genitori pare sfogliassero la rivista, la redazione voleva dimostrare loro che i figli non leggevano solo storie dei cartoni animati. Motivazione che mi ha lasciato un po' perplesso... in realtà le tv private "sponsorizzassero" i loro telefilm, ma anche i cartoni, tramite "Cartoni in Tivù".
Non per nulla in fondo alla pagina del fumetto si poteva leggere "Servizio promozionale realizzato in collaborazione con l'ufficio stampa di... ", a cui seguita il nome dell'emittente.
Da questo spunto nasce anche la lamentela dei lettori che venivano stigmatizzati perché continuavano a comprare una tale rivista (e di conseguenza a guardare anime), nonostante l'età non più giovanissima. Una diatriba che si trascinata fino ad oggi, pur con qualche miglioramento della considerazione "sociale" di manga ed anime.
Da notare che prosegue il dibattito iniziato nel n° 75 05/05/1982 sulle problematiche inerenti l'adolescenza.



La lettera a King Arthur è inviata da una 14enne, penso che oggi, se una coetanea si firmasse con nome e cognome su una tale rivista, verrebbe messa alla berlina da tutta la classe.









 "Cartoni in Tivù" n° 83 del 25/08/1982



Mi sa che l'indirizza della Toei Animation non è più:
Hakuo Bldg. 5 17/11 Shinjuku; Shinjuku/ku/Tokyo

http://www.hoovers.com/company-information/cs/company-profile.century_trading_coltd.87a570b6abc7f00e.html






"Cartoni in tivù" n° 85 del 22/9/1982




Interessante leggere che la rivista non si poteva permettere di acquistare i diritti di "X Bomber" perché troppo costosi, in quanto era un personaggio del cinema  >_<





Carla Tuccoli chiede se Margot e Fujiko fossero la medesima persona, ma quando la redazione non sapeva cosa rispondere, si limitava a glissare, che è sempre meglio che inventarsi una risposta a caso, come facevano in altri casi.
Comunque, cara Carla, ti rispondo io: Fujiko NON è Margot!

E' un po' inquietante la lettera di Luisa...tipo serial killer...




 Il Galaxy Express 999 poteva portare fino a 1000 passeggeri! Ero convinto 999...



Interessante la questione della lettera di Loredana.




"Cartoni in tivù" n° 86 del 06/19/1982



Un 16enne che scrive a Candy!  ^_^



No no no, Fujiko e Margot non sono la medesima persona!!!
La fake news nascono da lontano...




Ho notato che in più occasioni la redazione prese spunto dalle domande dei fan per dare delle informazioni di carattere storico sul fumetto, e considerando l'ignoranza del periodo, erano piccole perle di cultura fumettistica.
Purtroppo la redazione si dimostrava molto ferrata solo sui fumetti made in Usa, zero su anime e manga.



C'era un aspetto che pochi adulti avevano compreso, cioè che gli anime avevano permesso ai bambini italiani di avvicinarsi a romanzi che altrimenti non li avrebbero mai interessati, lo si evince chiaramente dalla lettera di Flavia su Cuore. 



"Cartoni in tivù" n° 88 del 03/11/1982


Ai tempi pure io ne presi un paio di numeri di "cartoni in Tivù", ma, proprio per la scarsa qualità dei disegni, la abbandonai subito. Si vede che non ero l'unico a pensarla così  :]
Comunque la redazione non censurava le critiche  ^_^




Certo che sarebbe stato un bello scoop se la redazione avesse risposto a Dany che la serie era stata importata incompleta...


 Nuuuuuuuuuuuuuuu... il padre di Sam non muore...





Dinasty no...



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