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"L'Occhio" di Maurizio Costanzo scende in campo - 5 articoli dell'aprile/giungo 1980

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Nell'ottobre 1979 la Rizzoli mandò nelle edicole un nuovo quotidiano, "L'Occhio", diretto da Maurizio Costanzo.
Su questa avventura editoriale ci sarebbero molte analisi da fare inerenti a vicende assai gravi capitate in Italia negli anni 70 e 80, e se la "gente" le conoscesse (popolazione senza memoria storica...), non avrebbe il coraggio di affermare che oggi viviamo in uno Stato pieno di pericoli...
Per fortuna questo è un blog che parla di argomenti insulsi, non di tentativi di colpi di Stato, di stragi, logge massoniche occulte, di banche andate in malora o di omicidi politici... ergo spazio ai casi in cui "L'Occhio" si concentrò su Goldrake! ^_^

Il primo articolo è datato 9 aprile 1980: "Attento Goldrake arriva la mamma", di Rosa Buono.

L'illustrazione direi che riprende fedelmente quelle de "La Domenica del Corriere", di cui Maurizio Costanzo era stato direttore.
I 608 genitori di Imola avevano appena lanciato la loro petizione contro l'invasione (reale) televisiva dei cartoni animati giapponesi, secondo il titolo le mamme si ergevano a difensori dei propri bambini contro un Goldrake che usciva dal televisore e li colpiva a morte.
Solo il disegno vale un terno al lotto!   ^_^
Mi ha dato un'immensa soddisfazione scorrere la pellicola dove era microfilmato "L'Occhio" ed incappare in questa perlata.
Piccola digressione personale:
capita che io me la prenda quando vedo che gli articoli che posto su questo blog vengono ripresi da libri o servizi giornalistici senza uno straccio di citazione, omettendo o cancellando il watermark.
Il mio dispiacere è dato, più che dai soldi che investo in questa ricerca/passione, dai chilometri di pellicola microfilmata (e di pagine che sfoglio) che passo in rassegna nelle emeroteche.
Quando mi stanno per uscire gli occhi fuori dalle orbite, perché sono 4 o 5 ore che scorro pagine su pagine di quotidiani e periodici, ed incappo in titoli come questi, mi sento rinfrancato  :]



Una caratteristica de "L'Occhio" era che a fronte di un titolo sparato a nove colonne o ad una foto a piena pagina, l'articolo relativo era praticamente di approfondimento zero.
Rosa Buono informa succintamente il lettore sull'iniziativa dei 608 genitori di Imola, viene dato spazio alle opinioni negative sugli anime dei promotori della lettera alla Rai e al Ministero della Pubblica Istruzione.
Più interessante il trafiletto con il punto di vista del professor Marco Battacchi, il cui titolo ("Sono ferri vecchi") è assolutamente fuorviante rispetto al contenuto, in pieno stile "Studio Aperto"...
Il "sono ferri vecchi" non era indirizzato ai personaggi degli anime, ma al gioco dei bambini...
L'unico appunto che si può fare al docente dell'università di Bologna è sul non aver compreso che, in realtà, il ruolo femminile nei cartoni animati giapponesi era di primo piano come mai era capitato in programmi per ragazzi.


Il secondo articolo è del 20 aprile 1980, una lettera che la dodicenne Alessandra Sozzi di Milano inviò al direttore, cioè Maurizio Costanzo, per difendere Goldrake: "Genitori riflettete".




La difesa di Alessandra è veemente, chiara ed inoppugnabile: standing ovation!




Si passa quindi a giugno, con altre tre le lettere indirizzate al direttore Costanzo, che in due casi replicò.
Maurizio Costanzo aveva già dedicato la sua attenzione ai Goldrake due volte sulle pagine di "TV Sorrisi e Canzoni" nel gennaio e febbraio 1980:
TV Sorrisi e Canzoni N° 4 dal 27 gennaio al 2 febbraio 1980 - "Goldrake è nato proprio qui" di Paolo Cucco + "Il primo è stato un dinosauro" di Nicoletta Artom + Maurizio Costanzo vs Goldrake e Fonzie PARTE 1



TV Sorrisi e Canzoni N° 8 dal 24 febbraio al 1° marzo 1980 - Maurizio Costanzo vs Goldrake e Fonzie PARTE 2 + "L'ape Maia insegna ad amare anche gli insetti" di Tiziana Casetti Cerusico




L'11 giungo 1980 viene pubblicata una prima lettera da parte di un gruppo di appassionati fan di Goldrake, il titolo è inequivocabile: "Viva Goldrake".



Chissà se qualcuno di questi membri del "Club anni felici" di Roma capiterà mai su questo blog.




Il 16 giugno la 21enne Alessandra Failla di Udine scrive a Costanzo per perorare anch'essa la causa di Goldrake assieme al "Club anni felici" di Roma, ed il direttore sfrutta l'occasione per dedicare a Goldrake il titolo del suo angolo della posta:
"I bambini parcheggiati davanti al televisore, Goldrake e C.".





Sinceramente, pur apprezzando lo slancio pro Goldrake della 21enne, non comprendo perché i 600 genitori di Imola dovessero farsi carico di tutti i problemi italici prima di contestare i cartoni animati giapponesi.
Più interessante la replica di Costanzo, che taccia l'entusiasmo dei ragazzini del "Club anni felici" di "cretinismo"... anzi, "al limite del cretinismo"...
Per il direttore la colpa di questo stato deficitario dei bambini non erano i programmi trasmessi, ma l'abitudine di piantare i bambini davanti al televisore per ore ed ore.
"I bambini sono spugne: spremeteli e vi restituiranno quello che hanno assorbito."

Scritto da un giornalista che faceva televisione e cercava di influenzare gli adulti in altri e ben più importanti ambiti democratici, fa un certo effetto reoconfesso   ^_^
Infatti molti di quei bambini cresciuti davanti allo schermo, quando saranno maggiorenni, voteranno per il suo datore di lavoro televisivo privato.
 


La terza ed ultima lettera, con replica del direttore, è del 26 giugno 1980: "Goldrake ci rovina"



La missiva è scritta da Paolo S. Canè, titolare della "Giocattoli Cané srl" di Bologna:
Soldatini Canè (Cane')

Copio ed incolla le informazioni del sito nel caso in cui prima poi scompaiano:
I soldatini marcati con il logo del "cagnolino con l'accento" nascono nel 1967 dalla societa¢ “ Canè Giocattoli s.r.l.”, azienda bolognese con una ventennale esperienza nella produzione (inizialmente artigianale in terracotta e poi in materie plastiche) di giocattoli, burattini, bambole e figure da presepe. Verso la fine degli anni ¢60, la Cane¢ divenne leader italiano del giocattolo in blister, con produzione annua di 5 milioni di pezzi. La societa¢ non sopravvivera¢ al periodo di crisi del “giocattolo classico” post 1980, e nel 1986 cessa l'attivita'.


In un post del 2014 avevo toccato i riflessi sulla carta stampata della crisi dell'industria del giocattolo anche causata dal cambio di gusti di noi bambini:
Giocattoli italiani in crisi e cartoni animati giapponesi - 5 articoli tra il 1978 e il 1980



In questo caso è lo stesso titolare dell'azienda che lancia il suo grido disperato, ed infatti la sua azienda chiuderà i battenti, però tra Goldrake e dei semplici soldatini, non c'era gara...



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