Nel marzo del 1978 vennero pubblicati questi quattro bei cartonati di Heidi, che facevano parte della collana "Dalla TV" della Salani. Nella informazioni sulla pubblicazione presenti all'interno degli albi (mostrate alla fine del post) si può leggere "Prima ristampa: marzo 1978", bisognerebbe capire se la casa editrice per "prima ristampa" intendesse quello che intendo io, cioè una seconda edizione, nel qual caso, considerando che l'anime di Heidi esordì in televisione il 7 febbraio (1978), vuol dire che la prima edizione venne esaurita in poco tempo. Poi avrò di certo frainteso quel "prima ristampa", e questi cartonati in mio possesso sono una prima edizione, ergo fine del ragionamento contorto ^_^
Ogni cartonato presenta due storie.
"Heidi e i suoi amici": Lo spaccone; L'aquila
"Heidi in pericolo": La disgrazia; La tormenta
"Heidi e il nonno": Al mercato con il nonno; La valanga
"Heidi e Peter": Il compleanno di Peter; Il segreto di Heidi
La peculiarità di queste storie di Heidi consta nel fatto che i nostri beniamini svizzeri sono intenti in racconti inventati, che non ripetono gli episodi della serie. Inoltre, essendo stati pubblicati all'inizio della serie televisiva, non sono presenti i personaggi di Francoforte, proprio a conferma che la casa editrice stava seguendo l'evolversi della trama.
Ne consegue che un bambino, che li avesse letti nel marzo 1978, poteva anche immaginare che queste fossero storie che avrebbe visto in televisione in successivi episodi, dato che l'anime sarebbe terminato solo a giugno 1978. Il dubbio poteva nascere pure dal fatto che i disegni sono molto gradevoli e che rispettano lo stile del cartone animato. Sono, invece, le trame ad essere talvolta un po' fuori dal solco di quello che potevamo vedere in televisione.
Le storie che ho trovato un po' troppo inventate dagli autori italiani sono: "Lo spaccone"; "Al mercato con il nonno"; "Il segreto di Heidi".
Non ho scannerizzato per intero gli albi, ma solo alcune pagine per rendere il senso della storia, solo per "Al mercato con il nonno" ho messo numerose immagini, perché la storia esula un po' troppo dalla trama iniziale del cartone animato.
In "Lo spaccone" Heidi e Peter vanno al villaggio per fare acquisti, vedono dei bambini giocare a pallone, vengono invitati ad unirsi al gioco, ma un bambino, che dichiara essere il "capitano" (della squadra di calcio del villaggio?), glielo vieta. Nel litigio successivo tra il Capitano (prepotente e sbruffone che attacca brighe e si chiama il Capitano.... chi mi ricorda?) e Peter quest'ultimo viene buttato in una pozzanghera. Heidi, per vendicarsi, aizza Nebbia contro il Capitano, che fugge irriso da tutti i bambini (Heidi candidata premier!).
La Heidi di Takahata mai si sarebbe vendicata, vuole salvare pure i cacciatori!
Un'aquila ghermisce la povera Fiocco di Neve (doveva essere un condor per riuscire a sollevarla...), Heidi prende per le zampe la sua capretta, ma il rapace fa cadere a terra la bambina, interviene Peter, che con una fionda colpisce l'animale. Fiocco di Neve è salva, benché solo le artigliate di un'aquila tanto potente dovrebbe aver straziato le sue carni.
Comunque il racconto ci può stare, un po' esagerato per quelle che erano le normali avventure dei due bambini sui pascoli alpini, ma ancora entro i termini del ragionevole. Si vede che i disegnatori avevano seguito la serie, dato che Peter ed Heidi vedono le aquile al pascolo.
Peter ed Heidi sono sulla slitta, capita un imprevisto e il mezzo procede senza controllo. Il bambino riesce a salvare l'amichetta, ma rimane ferito. Il dottore si reca a casa di Brigida per visitare un non cosciente Peter, solo la notte ci dirà se bisogna portarlo all'ospedale. Per fortuna la mattina il bambino riprende conoscenza.
Preoccupata per Cip, Heidi si incammina a cercarlo durante una tormenta di neve, perdendosi anch'essa. Il nonno e Peter la trovano esanime coperta dalla neve, ma incolume.
Sappiamo che il nonno era un abile falegname, ed uno dei suoi introiti era vendere alcuni suoi manufatti, oltre che il formaggio, in cambio di altra merce utile alla sua vita da eremita. Purtroppo in questa storia gli autori italiani fanno fare una cosa che il nonno di Heidi, ancora nella fase "vecchio dell'alpe", non avrebbe mai deciso di attuare: organizzare una bancarella in paese per vendere i propri prodotti.
Ne nasce un equivoco con gli abitanti del paese, che già avevano mal digerito la presenza del burbero abitante della baita di montagna, causa una ingenuità di Heidi. Il nonno si ritrova accerchiato da una folla semi inferocita, ma l'intervento chiarificatore della nipotina permetterà di salvare la pelle e guadagnare un po' di soldini ^_^
Il nonno prima della partenza (cioè il rapimento...) di Heidi per Francoforte non è per nulla socievole, solo con il ritorno della nipotina inizierà (un poco alla volta) a socializzare con gli abitanti del villaggio. Si può dire che gli autori, se non erano a conoscenza del finale dell'anime, si dimostrarono anticipatori della pace tra il vecchio dell'alpe e il resto del mondo.
Una valanga si abbate sulla baita, il nonno riesce a far allontanare Heidi e Peter poco prima di venir seppellito dalla neve. I due bambini chiedono aiuto agli abitanti del villaggio, che mandano un gruppo di uomini a liberare l'accesso alla baita, il nonno è salvo.
C'è da dire che la baita doveva essere costruita in superlega Z ^_^
Peter è turbato perché Heidi con lui si comporta in modo strano, quasi lo evita. La motivazione è semplice, la sua amichetta stava intagliando una action figures di legno del pastorello svizzero da regalargli per il suo compleanno.
Stona un po' la festa finale con tanto di torta in una famiglia povera come quella di Peter.
La storia diverge dalla Heidi che conosciamo non tanto perché vuole portare i panini bianchi alla nonna di Peter, ma per il fatto che guadagna soldi (pagati dal nonno...) per comprarli. La Heidi di Takahata non sapeva cosa fossero i soldi, non per ignoranza, ma perché il concetto di comprare e vendere non facevano parte del suo essere.
Ma poi, la nonna di Peter, mangiava solo panini bianchi? O_o
La datazione degli albi con la scritta "Prima ristampa: marzo 1978".