In un precedente post dell'Emeroteca Anime ho inserito 12 articoli sui cartoni animati giapponesi scritti in quasi tre anni dalla pubblicazione democristiana "la Discussione":
Per par condicio ho voluto dare un'occhiata a "Rinascita", la controparte comunista, se "la Discussione" era stata fondata da Alcide De Gasperi, "Rinascita" aveva come padre Palmiro Togliatti.
Di "Rinascita" ho le annate 1979 e 1980, mentre de "la Discussione" ha una quantità maggiore di numeri, comunque i trinariciuti diedero poco spazio ai cartoni animati giapponesi, se non quello stra famoso in cui Gianni Rodari, tra i pochi, prese la difesa di Goldrake e soci:
Quindi da una parte abbiamo i democristiani, che attenzionavamo molto i programmi televisivi in generale, tra cui quelli dedicati ai bambini, dall'altra "Rinascita", che trattava anch'essa l'argomento, ma meno attentamente.
Nel gennaio 1979, in pieno boom per la trasmissione della seconda parte di Goldrake, le polemiche facevano capolino, ho cercato di fare il punto della situazione di quel mese in questo post:
Il 26 gennaio su "Rinascita" si può leggere un articolo di una persona non a digiuno di fumetti, Alberto Abruzzese, lo scritto ha in realtà come soggetto ed obiettivo "Happy Days", ma qualche accenno a Goldrake non poteva mancare ^_^
Intanto non posso altro che concordare con lo studioso riguardo al suo dubbio se fosse possibile cambiare il paese tramite il voto con una massa elettorale che sbavava dietro ad "Happy Days"... per lo meno noi con Goldrake avevamo la scusante di essere minorenni e non abili alle urne :]
Ma veramente si poteva accumunare Fonzie ed Actarus come programmi ugualmente "stupidi"?
Chiaramente io sono di parte, ma il nesso non lo vedevo allora, dato che detestavo "Happy Days" e non lo vedo neppure oggi...
La sit-com statunitense era tutta falsa, raccontava una America non più presente e penso in maniera neppure corretta, vista da una nazione che in quella società degli anni 50 non aveva mai vissuto, quindi era mendace sotto una moltitudine di aspetti.
Il cartone animato giapponese raccontava una storia immaginaria in un contesto reale, quindi non voleva ingannare il piccolo telespettatore, ma al suo interno c'era molta più verità che nel telefilm trasmesso dalla Rete Uno della Rai.
La bufala dei cartoni animati giapponesi era tanto assurda quanto sedimentata in gran parte delle persone che scrivevano su quotidiani e riviste varie, anche tra coloro che oltre ad avere qualche nozione di fumetti non erano pregiudizialmente contro gli anime:
"Dunque una trasmissione (cioè Happy Days) dalla calcolatissima, programmata, elaboratissima stupidità: appunto come si dice di un elaboratore che è una macchina stupida (e non è forse ancora un calcolatore a disegnare Goldrake?)"
No, non era un calcolatore a disegnare Goldrake, ergo non era stupido, mentre Fonzie si ^_^
Goldrake non era un prodotto "tecnologicamente sofisticato", era fatto a mano ^_^
Poi mostrava tecnologie sofisticate, ma erano inventate, lo giuro! :]
Per il resto concordo su quasi tutte le critiche al bulletto con il giubbotto in pelle nera, non Renzi...