Questa volta non posto il solito scritto in cui qualche giornalista o esperto un tanto al chilo lanciava anatemi sui cartoni animati giapponesi, ma un articolo informativo, che in quel periodo era una rarità.
Guarda caso non fu pubblicato dalla stampa generalista, ma da una rivista di nicchia, e guarda caso l'autore non è italiano, ma francese, nazione in cui il fumetto non era considerato un mero prodotto per bambini idioti...
Le informazioni che oggi possiamo leggerci sono abbastanza di dominio pubblico, ma non era così del 1983, quindi mi è parso corretto renderne omaggio a questo articolo.
Da notare che nella prima pagina sotto all'ideogramma (che riporto nel particolare alla fine del post) è riportata l'informazione che i manga coreani si chiamavano "Man-hwa".
Chissà, forse fu la prima volte che in Italia si leggeva questo termine.
Buona lettura :]