Non sono il primo sul web che rievoca questo giocattolo messo in vendita a cavallo tra gli anni 70 ed 80, non ho informazioni sconvolgenti da rivelare, non posterò immagini o video mai viste prima, semplicemente, quando qualche mese fa lo trovai su una bancarella di un mercatino, visto il prezzo esiguo e il suo essere ancora confezionato, me lo sono accattato subito ^_^
La cosa bella è che sul web molti ne parlano, anche con dovizia di particolari, è citato in libri, ma spesso da persone che non ci giocarono mai, vuoi perché troppo grandi, vuoi perché manco erano nate nel 1979 (oppure troppo piccole).
Quindi ho semplicemente pensato che, se loro che non si erano mai arroventati i polmoni per far agganciare quella maledetta pallina di polistirolo a quello stramaledetto gancino di plastica, potevano discettarne, io che avevo sprecato centinaia di metri cubi di H2O ne avevo ben diritto :]
Al "Soffioplà" della Gig penso una volta all'anno, quando debbo fare la spirometria, stesso sforzo sovrumano, spesso vano a causa di malfunzionamenti dello strumento di diagnosi, ma con la differenza che ai tempi mi ci divertivo!
L'acquisto di questo satanico giocattolo avvenne a causa (o merito) dei martellanti (MARTELLANTI) spot pubblicitari che giravano sulle tv private locali del milanese...
Una quantità annichilente di réclame che oggi chiamerebbero Garanti di qualsiasi entità, i pompieri, l'associazione psichiatri e pure la Digos...
Poi te lo compravano, lo scartavi, manco davi una pulita al beccuccio in plastica, tanto il Covid era ben lontano da venire ed igienizzare qualsiasi cosa non era una priorità, infine iniziavi a pomparci bar e bar di aria... Il problema è che in carenza di ossigeno o in iperventilazione la prima cosa che viene meno è proprio la capacità di fare quello che il gioco prevedeva.
Senza contare l'effetto "salica in eccesso" che fuoriusciva da ogni dove >_<
Ho memoria di momenti passati sul divano del soggiorno mezzo esausto, come neppure due partite consecutive di pallone in cortile potevano ridurmi... e quella cavolo di pallina non si agganciava... la vista si annebbiava, il gancino diventava doppio o triplo, la frustrazione cresceva, infine abbandonavo il gioco un po' incavolato.
Il bello è che, al contrario, quando riuscivo ad agganciare la pallina al cappio plastico, smettevo di giocarci perché avevo vinto, che gioco del cavolo... ^_^
Non credo di aver mai letto il retro della confezioni fino a questo momento, non è che il gioco necessitasse di molte spiegazioni.
Mi pare che lo scritto fosse abbastanza campato in aria, tanto per usare un termine congruo :]
Leggendolo oggi, se le informazioni non erano veritiere, anche abbastanza truffaldino per un bambino, ma tanto io non le lessi mai, quindi non sono adirato ^_^