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Dieci anni nel paese delle meraviglie - La pubbilcità per la Linea GIG dal 1976 al 1986

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TITOLO: Dieci anni nel paese delle meraviglie - La pubbilcità per la Linea GIG dal 1976 al 1986
AUTORE: Alberto, Lapo, Niccolò Ferrarese
CASA EDITRICE: Phasar Edizioni
PAGINE: 580
COSTO: 35€
ANNO: 2016
FORMATO: 24 cm X 17 cm
REPEPRIBILITA': Reperibile sul web
CODICE ISBN: 9788863584004

Farsi arrivare in libreria titoli pubblicati da piccole case editrici è sempre un piccolo dramma. Ho ordinato questo libro a metà novembre, appena mi è giunta notizia della sua uscita per il primo dicembre, è arrivato in libreria a metà gennaio. Secondo la libreria il saggio è stato distribuito con notevole ritardo, e considerando che gli autori sono anche (se non ho capito male) i proprietari della casa editrice, mi chiedo cosa possa succedere ad un semplice autore non proprietario della casa editrice.
Un'altra questione riguarda, a mio avviso, il prezzo del libro, 35 euro, che non è altissimo, valutandone il numero di pagine, ben 580, ma, di nuovo, esaminando la questione che gli autori ed i proprietari della casa edirice sono i medesimi, mi sarei aspettato un prezzo un po' più popolare. Infatti i tre autori del saggio sono coinvolti anche nella pubblicazione, magari potevano fare un forfait sui costi...
Peccato per la decisione (della casa editrice, e quindi degli autori stessi...) di inserire tutte le immagini, tranne per le ultime 10 pagine, in bianco e nero, a 35€ forse avrebbero potuto metterle a colori, ma magari c'è stata una motivazione tecnica che lo ha impedito. Mistero.
Un vero peccato, anche perché il formato è abbastanza grande (24 cm x 17 cm), e delle immagini a colori delle pubblicità su Topolino, oltre ai fotogrammi degli spot, avrebbero aumentato il piacere della lettura e dell'effetto "nostalgia".




Un aspetto tecnico che ho, invece, apprezzato tantissimo è la precisione delle note in cui sono citati tutti i numeri (con data) di Topolino in cui apparvero le pubblcità della Phasar per la Gig. In questo modo tutti, possedendo quelle annate di Topolino, potranno facilmente riguardarsi a colori quelle belle pubblcità, che tanti soldini fecero spendere ai nostri genitori  ^_^



L'autore di questo libro di ricordi è Alberto Ferrarese, titolare dell'agenzia pubblcitaria Phasar, che dalla metà del 1976 al 1986 ha curato gran parte delle campagne pubblicitarie per la Gig  (Gruppo Italiano Giocattoli) di Gianfranco Aldo Horvat. Per questo motivo la fonte delle informazioni è totalmente diretta, testimonianze di colui che partecipò a quell'epoca pioneristica delle pubblicità di giocattoli. Ovviamente, coprendo un arco temporale di 10 anni di articoli della Gig, ognuno sarà interessato ad alcuni giocattoli e non ad altri. Per conto mio ho letto con estremo piacere ed interesse tutto quello che riguardava il periodo dal 1976 ai primissimi anni 80, direi fino al 1982, in primis i Playmobil e i Micronauti.
Nel primo capitolo c'è una biografia di Alberto Ferrarese, scritta da Alberto Ferrarese  ^_^  che parte dalla sua esperienza giovanile nel campo musicale, fino all'ingresso nel mondo pubblicitario e alla creazione della sua agenzia pubblicitaria. Diciamo che lo scopo è quello di inquadrare il periodo, anche a beneficio dei più giovani.
Nel secondo capitolo viene narrata la storia del rapporto commerciale tra la Phasar di Ferrarese e la Gig di Horvat, dai primi lavori fino all'interruzione della collaborazione, spiegandone la motivazione.
Horvat impose una classificazione dei giocattoli in base a quanto sarebbero stati sul mercato. Gli articoli "strategici" erano quelli che sarebbero durati più anni, come i Playmobil, i Micronauti o i Trasformer. Gli articoli "tattici" erano quelli che avevano un orizzonte temporale più breve, usa e getta, come la "Palla pazza che strumpallazza". Capitava, ovviamente, che alcuni articoli "strategici", non sfondando sul mercato, durassero molto meno del previsto, mentre alcuni giocattoli "tattici" avessero una vita commerciale più lunga del preventivato.
In questo capitolo ci si dilunga molto sul "come" e sul "da chi" venissero prodotte le campagne pubblcitaria, sia cartacee che televisive. Forse si indugia un po' troppo sulle dinamiche professionali interne all'agenzia pubblcitaria (mia opinione), mentre è sempre interessante la descrizione dei rapporti tra la Phasar (Ferrarese) e la Gig (Horvat).
Con il terzo capitolo si entra nel dettaglio degli articoli "strategici" (vedi scan dell'indice più sotto), con numerosi aneddoti interessanti, tipo quello che la Micronite venne inserita abusivamente nel mondo dei Micronauti, solo per vendere un articolo "tattico" all'interno di un articolo "strategico. Per fortuna che non l'ho mai chiesta a miei genitori...
Durante la lettura si scopre che la Phasar non si limitava a fare spot, ma, dialogando con Horvat, cercava di modificare il prodotto importato dall'estero per renderlo più appetibile ai piccoli consumatori italici, ergo anche a me  :]
Per sempio, dopo il successo dei Micronauti, la Phasar suggerì ad Horvat di legare inizialmente il Diaclone al mondo Micronauti, allo scopo di far tirare il prodotto nuovo da un articolo già affermato, e la medesima cosa fecero con Diaclone per i Trasformer.
Una cosa che proprio non sapevo è che i primi Trasformer importati dalla Gig non erano i "TraNsformerS" della Hasbro, e che questa assenza di "N" ed "S" non fu una furbata tipicamente italica per non pagare i diritti all'azienda statunitense, ma, semplicemente, Ferrarese anticipò la Hasbro senza sapere nulla dei loro piani industriali. La lettura di questa parte è stata assai interessante.
Uno dei pochi casi (o l'unico) descritti nel libro di prodotti commissionati dalla Gig ad un'azienda estera, in questo caso la Takara (che con la Gig collaborava da anni), e quindi non semplicemente importati, furono i "Fantanauti". Furono proprio i maggiori costi dovuti alla creazione del prodotto a mettere fuori mercato queasta linea di giocattoli, che ebbe la sfortuna di arrivare sugli scaffali dei negozi assieme ai "Master of the universe", che oltre ad avere il traino del cartone animato, costavano pure di meno.
Nel quarto ed ultimo capitolo sono descritti gli articoli "tattici" (vedi scan dell'indice più sotto), alcuni non li rammento, altri li avevo  pure io.
Per esempio io fui uno di quei bambini che si sfondò i polmoni a forza di soffiare nel "Soffioplà"  ^_^
Ma fui anche uno di quei bambini, non so quanto numerosi, che dissezionò la Pallapazza che strumpallazza per comprendere i motivi della sua traiettoria non lineare  :]

L'altro protagonista del libro.



Vari esempi di come è organizzato il libro.
Le immagini degli spot, sempre comprensivi del testo nello spot, sono inserite all'interno di un bordo in stile pellicola da film, purtroppo il tutto in bianco e nero   T_T
Dato che io questi spot li vedevo tutti in bianco e nero, visto che in casa la tv a colori arrivò dopo la metà degli anni 80, non mi sarebbe dispiaciuto vederli almeno una vota a colori...






Trasformer senza "N" ed "S"  ^_^



Un mito!
Era come fare la spirometria per due o tre giorni di seguito  :]
Senza contare le tonnellate di saliva che si spargeva per casa   >_<




Non so come mai, ma io l'ho sempre chiamata "la palla pazza che strumpallazza", non la "roba pazza che strumpallazza"  O_o




Le ultime 10 pagine sono riservate alle tavole a colori di alcune pubblcità, molto belle, peccato che non sia a colori tutto il libro...



Tutti gli articoli presenti nel libro.












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