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Onda Tv dal 25 al 31 gennaio 1981 - "Arriva dallo spazio, il suo nome è Capitan Futuro", di Gianni Eusebio

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Con questo post inauguro un nuovo filone di riviste televisive degli anni 70/80, quello del "settimanale di tutte le tv: Onda TV".
Io non sono mai stato un fan di Ornella Vanoni (gusto personale), però vedere Capitan Futuro che la minaccia con una pistola a raggi mi pare eccessivo  :]
Questa rivista era una delle due che, assieme a "Tv Sorrisi e Canzoni", si alternavano a casa mia, ed aveva il vantaggio di essere prettamente locale. Infatti non saprei neppure dire se fosse una pubblicazione nazionale, ho il forte dubbio che arrivasse solo nelle edicole del nord Italia, o addirittura solo del nord-ovest. Magari qualche lettore di altre regioni potrà dirci se Onda Tv venisse venduto anche nelle edicole della propria città.
Considerando che la casa editrice si chiama(va) "Edizioni TV Milano", e le agenzie pubblcitarie erano due, una per Milano ed una per Como e Varese, ho l'impressione che fosse veramente una rivista assai lombarda.
Dal mio punto di vista prettamente milanese, questo aspetto molto localistico è stato uno degli aspetti più interessanti della rivista, in quanto sono mostrati con dovizia di particolari i palinsesti delle televisioni private che guardavo abitualmente da bambino: Antenna Nord (futura Italia 1), Tele Milano (Canale 5), Antenna Tre Lombardia, Teleradiocity, Canale 51, Tele Alto Milanese, Telereporter, Videodelta (futura Rete 4), Tele Lombardia 1 e 2, Tele Monte Penice, Telenova etc etc.

Il carattere locale della rivista è dato anche dalla tipologia delle pubblcità, per nulla nazionali. Per esempio in questo numero ci sono annunci di Como/Varese/Lecco, basta leggere gli indirizzi degli inserzionisti.
Nelle ultime pagine c'è un articolo dal titolo "Sport-Spettacolo, dal satellite di Canale 5", il cui contenuto, ad opera di Giosuè Boeto, è molto interessante, in quanto mi ha rammentato che all'epoca Canale 5 faceva sfoggio dei suoi programmi via satellite, tra cui il famoso "Mundialito", sono anticipati anche i nuovi telefilm e programmi del Biscione.
Un'altra particolarità di questo numero è la presenza, all'inizio di ogni palinsesto giornaliero, di un riepilogo dei programmi divisi per genere, tra cui i "programmi per ragazzi". Ho fatto un collage delle colonne, in modo da rendere più evidente la programmazione dedicata ai bambini/ragazzi.
Chissà quale cartone era "Dasdarday and Muttley"  ^_^
Il riassuntone non era sempre preciso, per esempio manca sempre il Danguard alle 20,00 su Tele Lombardia 1 e 2...



La rivista è impreziosita, dal mio punto di vista, da un articolo sulla serie di Capitan Futuro, iniziata la settimana prima sulla Rete 1 della Rai.
Seppur etichettato addirittura come un kolossal, la previsione che sarebbe stato destinato a surclassare i vecchi eroi della fantascienza, si rivelò un pelino azzardata. L'articolo di Gianni Eusebio riporta solo la sinossi dell'inizio di una puntata, nessuna considerazione critica. Sinceramente non ricordo questa trama, e non sono riuscito a individuare sul web a quale episodio si riferisca, dato che non sono riportati i nomi propri degli alieni, del pianeta, della razza aliena etc etc, la frase finale dell'articolo, a dire il vero, mi fa sorgere il dubbio che la sinossi possa essere fin inventata:
"Vi è piaciuta la storia? E' una delle tante avventure che POTREBBERO capitare a Capitan Futuro, uno dei tanti casi che dovrà risolvere nel cilco di 52 puntate".

Magari qualcuno più esperto in Capitan Futuro potrà svelare a quale episodio corrisponda la sinossi.






Prima di proseguire con le scan della rivista, metto il collage dei programmi per ragazzi della settimana dal 25 al 31 gennaio 1981.
Non eravamo più nel periodo dell'anime boom, in cui le tv locali trasmettevano tonnellate di serie, praticamente senza soluzione di continuità, ma non erano comunque poche quelle in programmazione.





Grazie alle "Lettere al Direttore" scopro che l'autore dell'articolo su Capitan Futuro era anche il direttore della rivista  :]
A destra le pubblcità mooolto locali, quasi rionali.





I programmi delle prime due reti Rai erano nella pagina con i film della giornata e i programmi per ragazzi.
In basso a destra il riquadro con gli estremi della pubblicazione.
Se qualche scan è storta la colpa, questa volta, non è dello scannerizzatore, è la stampa ad essere inclinata  ;)



Su "Canale 5 Tele Milano" alle ore 20,00 c'era "L'uomo di Atlantide".



Su Canale 51 alle 20,00 c'era Magaloman!!!
Una serie su una maga uomo?  >_<



La quarta pagina dei programmi era dedicata alle tv locali minori, per Onda TV, ovviamente. Guardando i canali presenti direi che la rivista veniva venduta, oltre che a Milano, Lecco, Varese e Como, probabilmente anche nella bergamasca.





Ore 20,00 Danguard su Telereporter.
Molti anime venivano programmati proprio nell'orario del TG1, fatto che creava non pochi problemi in famiglia  :]









Ore 20,00 su Teleradiocity un telefilm nuovo, "Star treck"  :]













Sulla Svizzera alle 19,10 il mitico Scacciapensieri!







Interessante la rubrica che permetteva di fare domande dirette alle star della tv.


Tutti noi ci ricordiamo il Football americano ed il tennis su Canale 5, ma nell'articolo si parla anche del telefilm "Gli eroi di Hogan" e di un telefilm di Superman che negli Usa ispirò i film con Christopher Reeve. Il telefilm di Superman annunciato su Canale 5 era quello con George Reeves come protagonista, e non credo avesse ispirato alcunché, in quanto non era mica una primizia in prima visione, visto che risale agli anni 50... Silvietto...




Mi son reso conto che non ho scannerizzato l'articolo su Ornella Vanoni, che divide con Capitan Futuro la copertina della rivista...





Pamphlet "Johanna Spyri's Heidi" - 1980

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L'ho catalogato come Pamphlet, ma avendo trovato riscontri solo in due immagini sul web, potrebbe essere anche un altro genere di pubblicazione, comunque non è che cambi molto, è sempre Heidi!  :]
Nonostante in seconda pagina sia presente la dicitura dell'Unicef per l'anno del bambino 1979, in penultima c'è la data di pubblicazione alla giapponese.
Per "alla giapponese" intendo la datazione nengo, ovviamente Showa, in questo caso. Dato che l'anno dell'incoronazione di Hirohito fu il 1926 + 54 = 1980 spero  ^_^
Come al solito del testo ne potrà approfittare chi conosce l'idioma, io di solito mi accontento delle immagini, peccato che in questo caso, tranne le quattro pagine centrali a colori, tutte le restanti immagini sono in una monotona monocromia rossa...
Il fatto che io sia in grado di contestualizzare nella suo episodio ogni singola immagine un po' mi inquieta...



A me non pare che Clara andò mai fino al pascolo del gregge con la sedia a rotelle, vabbè, mai io sono abituato alla GNRC, non mi spaventa una piccola incongruenza  :]



Peter ed Heidi sull'altalena.


Sulla esagerata lunghezza dell'altalena di Heidi c'era un esilarante paragrafo del libro "Anime University" di Rikao Yanagita (da leggere assolutamente), in cui l'autore, basandosi sulle immagini della sigla, calcolava tutto il calcolabile, giungendo a risultati spaventosi  :]
Mi chiedo se reggesse due bambini  >_<



Chissà perchè misero i nomi in inglese  >_<





Dall'inquadratura sotto pare quasi che Heidi e Clara a tavola siano sospese in aria  ^_^









Direi che sui nomi dello staff ci si possa fidare  :]



L'ingrandimento della datazione, spero di non aver cannato  T_T



L’influenza degli astri (volume 10) - collana "Il mondo dell'occulto"

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TITOLO: L’influenza degli astri (volume 10) - collana "Il mondo dell'occulto"
AUTORE: Francis King
CASA EDITRICE: Rizzoli
PAGINE: 144
COSTO: 8€ (variabile)
ANNO: 1976
FORMATO: 26 cm X 21 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet 
CODICE ISBN:

Di tutte le panzane presenti in questa collana "Il mondo dell'occulto", quella dell'astrologia è la più infida, visto che ancora oggi c'è una marea di gente che la segue, permettendo a moltissimi di camparci... sempre deprimente è vedere la televisione pubblica dare spazio all'oroscopo...  T_T
Sia chiaro, ognuno può credere in ciò che vuole, ma che la Rai divulghi notizie false anche al di fuori dei telegiornali e delle trasmissioni di informazioni politica, mi pare assai grave  :]
Si può prevedere il futuro leggendo le stelle?
Ma esiste un modo per prevedere il futuro?  O_o
Il bello di questa collana è che cerca sempre di ammantare con un'aurea di scientificità qualsivoglia creduloneria, e anche l'astrologia non sfugge a questa consetudine.
Tranquilli, questo volume "ha appunto lo scopo di rispondere a tali quesiti, facendovi conoscere più a fondo l'astrologia, insegnandovi(!) come operano(!!) gli astrologi, dandovi addirittura la possibilità di costruire la vostra mappa zodiacale e di imparare(!!!) ad interpretarla in modo corretto(!!!!). Se siete scettici sull'astrologia forse vi ricrederete...".

Come, "forse vi ricrederete"?  O_o
Non avevano fatto l'oroscopo dei lettori?  >_<



 I numeri recensiti fino ad oggi:

L’influenza degli astri
Culti, sette e profeti
I sogni e i loro messaggi
Realtà inesplicabili
Il fascino dell’alchimia
Stregoneria e magia
Al di là del tempo e dello spazio

Il titolo del primo capitolo chiude subito il discorso sulla mancanza di credibilità dell'astrologia,
"La regina delle scienze", ma anche il secondo non è da meno, "L'astrologia non è un'invenzione".


Del secondo capitolo metto qualche scan consecutiva delle prima pagine, in cui vene spiegata la teoria scientifica dell'ingengnere John H. Nelson, che permetterebbe di dare credito all'astrologia.
La sua lettura merita veramente.





Dopo qualche pagina viene spiegato come gli organismi viventi siano sensibili ai mutamenti lunari, ergo, per gli autori del volume, anche agli astri.  T_T



E' questo il capitolo più triste del volume, in quanto vorrebbe accreditare l'astrologia come studio scientifico in quanto i vertici nazisti vi credevano... gli stessi che erano convinti pure della superiorità della razza ariana, quindi...   T_T




Voi pensate che le catastrofi naturali, tranne che in Italia, siano dovute alla sfiga?
Sbagliato!
Sono spiegate le teorie catastrofiste di Immanuel Velikovskij, sul web se ne parla ancora...






Dopo tante teorie si entra nel dettaglio scientifico!
E' questo il capitolo che spiega le carattereristiche di ogni segno zodiacale, ho messo solo la scan dell'ariete perchè è il primo in ordine alfabetico  :]




Come farsi la mappa zodiacale, con tanto di svariati tabellini.



L'astrologia è così scientifica che bisogna interpretarla  :]


Go Nagai Robot Collection - Uscita Speciale 27 Doroma

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Allora, non transigo, io esigo di sapere immediatamente chi si è ciulato l'ascia di Doroma!!!
In questo cacchio di paese pieno di piduisti e amici degli amici, non puoi più neanche appoggiare sul divano per 5 minuti la tua ascia preferita, che si volatizza subito... il povero Doroma è disperato... aveva le sue belle quattro armi per braccio, la mazza chiodata, una frusta, un ferro da stiro e la sua ascia alla Ghimli, ed ora gliene sono rimaste tre... nel braccio destro superiore gli è rimasto un pugno di mosche... capisco bene che i turisti giapponesi abbiano paura che gli scippiamo le borse quando vengono in Italia... siamo fin riusciti a rubare l'ascia a Doroma!
Vergogna!!!   ^_^
Che fine ha fatto l'ascia di Doroma?
Il mio modellino ne è sprovvisto, il vostro?
Ho capito! Forse nel manga non impugna alcuna arma? 
Già il povero Doroma non è che brilli per un mecha particolarmente affascinante, tutt'altro, è veramente brutto, così goffo e antiestetico che diventa fin apprezzabile, ma se è completo...
Doroma (senza ascia) non sarebbe venuto fuori neppure male, è stato ben riprodotta anche l'orribile attaccatura del collo al torace, con quel rigonfiamento inguardabile, che la fa assomigliare ad un'otre piena, peccato per l'ennesima licenza poetica della Fabbri/Centauria.
Non posso altro che dire "una collezione di fantastici modellini perfetti in ogni dettaglio!!!"   T_T


L'arma, oltre che nell'anime, c'è anche nella copertina del fascicolino-ino-ino-ino, ma non solo!


Nella seconda pagina del suddetto fascicolino-ino-ino-ino è correttamente descritta come una delle armi di Doroma, e hanno messo per giunta il disegno con il braccio destro superiore che stringe la sua bella ascietta   >_<
Le ultime uscite contengono due modellini con gravi errori rispetto ai personaggi del relativo episodio, e con questo facciamo tre:
Gume Gume con una sola mazza chiodata, invece che due;
Ghostfire V9 con colori e mecha che sono un mix tra anime e manga.



Doroma senza ascia dalle solite svariate posizioni.











Per me l'ascia gliel'ha fregata Takeru... fa tanto l'innocentino, però questi nobili sono sempre invidiosi del popolino...


La puntata inizia con una trasmissione televisiva in diretta dagli studi del canale NHT TV, in cui viene intervistato Hiroshi in qualità di pilota da corsa.


Da questa inquadratura, seppur un po' lontana, parrebbe che, oltre ad Hiroshi, nello studio ci siano anche Don, all'esterno del tavolo, vestito in scuro, e Pancho, vestito in giallo, di fianco ad Hiroshi.
In realtà Don e Pancho stanno guardando la trasmissione dal loro garage. Forse venne cambiata la sceneggiatura originale della puntata?
Qualcuno saprebbe dirmi cosa c'è scritto sul cartellone?


C'è da fare, a mio avviso, un piccola considerazione sul fatto che Hiroshi Shiba sia il primo, e praticamente unico, pilota di robottoni con una fama di livello almeno locale. Ci sarebbe anche Sanshiro del Gaiking, giocatore di baseball, ma non mi pare sia mai stato intervistato durante la serie. Forse anche Takeru del Gackeen gode di una certa notorietà, ma più che altro per merito del padre.
In pratica Hiroshi Shiba è il primo supereroe già noto al grande pubblico, ma non per la sua lotta contro l'impero Yamatai, è una star dello sport automobilistico.



Hirosi, durante l'intervista, rilascia delle dichiarazioni un poco offensive verso Don, dandogli del pilota da strapazzo e delllo sbruffone.


Mentre noi stavamo guardando la scena in tv, Don stava guardando l'inervista di Hiroshi su una tv in bianco e nero, come la mia ai tempi, ma io non potevo rendermene conto, perché vedevo tutto grigio  :]
Guardavamo qualcuno che guardava la tv  ^_^


Don non prende bene le parole di Hiroshi.



Quindi, sentitosi offeso nell'onore, Don lancia una sfida di abilità in moto.
Da notare Shorty mentre svolge del lavoro minorile non retribuito...



Hiroshi indossa addirittura il casco, però si son dimenticati di disegnargli la faccia  :]


Parte Don, che esegue un mega salto sopra un dirupo.


Peccato che l'atterraggio sia un poco fortunoso...


Hiroshi vuole fare il ganassa e si mette una benda sugli occhi, eseguirà il medesimo salto di Don, ma senza vedere! 




Seconda prova, col fuoco...


Don abbandona col sedere in fiamme dopo pochi metri.


Hiroshi, invece, non ha nessun problema, ma Don, invidioso, danneggia la rampa di atterraggio, provocando la caduta del ragazzo, durante la quale salta via pure il casco... com'è che diceva Nico Cereghini durante le trasmissioni di Gran Prix?
"Casco in testa ben allacciato, luci accese anche di giorno, e prudenza. Sempre!"
In Giappone non ce l'avevano un Nico Cereghini?




A tutta la scena assiste l'infido Mimashi, che comprende immediatamente, non si capisce come, che Hiroshi abbia subito un danno fisico, ergo invia Doroma, con l'ascia!





Al momento di trasformarsi in cyborg Hiroshi accusa una leggera cefalea, può capitare, magari ha l'influenza.


Appena dopo la trasformazione il ragazzo si accorge di vedere tutto sfuocato, ha perso parzialmente la vista!!!
Ma Hiroshi non sarebbe invulnerabile?  O_o
Nella prima puntata lo investono ben due auto che andavano a tutta velocità, e non subisce alcuna ferita, e poi per un colpetto in testa...


Hiroshi non ci vede proprio, il suo doppio maglio perforante manca così tanto il bersaglio che Doroma, cioè il bersaglio stesso, ne rimane sorpreso!


Mentre Doroma sta per dare il colpo di grazia a Jeeg, con l'ascia(!!!), il ragazzo spara il raggio protonico, amputandogli una gamba.


Doroma si ritira per le riparazioni, Hiroshi si fa ricoverare.


Nel referto dei medici della base si rileva una lesione momentanea del nervo ottico.
Don si dispera per aver danneggiato così gravemente l'amico-rivale. La talpa rosa commenta che le sue sono lacrime di coccodrillo.


Hirsohi si fa prendere dalla solita crisi isterica, tanto che Mayumi lo apostrova con pusill-anime e fifone.
Intanto è tornato Doroma, essendo Hiroshi impossibilitato al combattimento, è Miwa a partire in battaglia con il suo Big Shooter.
Faccio notare che durante queste scene in sottofondo ci sono quasi tutte BGM di Mazinga Z.


Seguono scene strazianti di Hiroshi che si dispera per aver perduto MOMENTANEAMENTE la vista, invocando l'aiuto del padre, celeste?
Da notare che gli occhi rossi corrispondono allo stato di cecità, io avrei detto, al massimo, ad una allergia da polline.


Ma dopo aver invocato il padre, una luce appare dal cielo, ed Hiroshi ritorna a vedere!
Miracolo!!!
Quindi il professor Shiba è in realtà Dio? O_O



Il povero Doroma ha i secondi contati, dopo un breve giro in giostra...


... gli vengono distrutte prima le braccia sinistre...



... poi le due destre, ed impugna ancora l'ascia!!!


Infine un bel bazooka spaziale e ciao ciao Doroma!




La prossima uscita speiale sarà una e trina, i tre professori di Mazinga Z, direi che sarà l'uscita speciale più piccola di tutte.


Go Nagai Robot Collection 136 Gido Gido

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La notizia più eclatante di questa 136esima (T_T) uscita è che la Fabbri/Centauria non ha commesso alcun errore, persino il nome è giusto, mentre ha sbagliato Encirobot!
Ricordo che, assieme a Gido Gido, è uscito Doroma senza ascia, a cui vanno sommati Gume Gume e Ghostfire V, solo per citare le ultimissime uscite. 
Di norma la sorpresa dovrebbe scaturire dallo scoprire una  mancanza commessa in una collezione ufficiale gonagaiana, mentre lo sbaglio di un (mitico) sito di un semplice appassionato di robottoni, non dovrebbe colpire più di tanto. In fondo, la seconda, resta un'attività amatoriale, come lo è questo blog. Allora perché io sono più sorpreso del refuso di Encirobot, in cui sono stati invertiti i nomi di Uru Uru e Gido Gido, rispetto al fatto che il medesimo sbaglio lo avesse commesso la Fabbri/Centauria?  >_<
Probabilmente in gran parte io, ormai, sono un tantino prevenuto, non ho più la capacita di giudicare la GNRC con occhi non velati "dall'odio", citando il buon vecchio Ashitaka (non odio la GNRC, ma dovevo mantenere inalterata la frase ^_^).
Comunque Uru Uru verrà pubblicato a metà giugno, con la 146esima uscita, ergo potremmo riunire i tre mostri spaziali delle puntate 26 e 27, il terzo è Hado Hado.


Gido Gido è venuto fuori bene, solite occasionali sbavature, ma il mecha del mostro spaziale non è stato modificato dalla Fabbri/Centauria, ergo mi accontento  :]
Gli hanno dato anche una posa un po' dinamica, forse i due semi dischi sulle spalle sono un pelino piccoli, considerando che Gido Gido dovrebebe poterci entrare.



Gido Gido dalle solite svariate posizioni.



















I mostri spaziali sono diventati veramente un esercito!
Sperando di non averne dimenticato qualcuno  >_<



Per quanto riguarda la sinossi completa della puntata rimando alla recensione dell'uscita speciale di Hado Hado, qui mi limiterò alle scene di Gido Gido.
Gido Gido che esce per la prima volta dalla nave madre di Hydargos, come si possa trasformare nella versione bipede è un mistero riguardante quasi tutti i mostri spaziali di Vega  >_<


Se Hado Hado ha l'incontestabile merito di aver distrutto il TFO, a Gido Gido va riconosciuto il tentativo di far scomparire Alcor nello spazio profondo durante l'attacco alla base spaziale.


Lo scontro tra Gido Gido e Goldrake si sviluppa in due distinti momenti, un primo nello spazio, il secondo sulla Terra.





Goldrake reagisce con il Tuono Spaziale, che Gido Gido prende in pieno torace.


Subito dopo scaglia le Lame Rotanti.


Ma interviene Uru Uru a deviarne la traiettoria.


Gido Gido e Uru Uru che accerchiano Goldrake Goldrake  :]


I due dischi spaziali inseguono Actarus sulla Terra.



Actarus parte all'attacco, affrontando subito Gido Gido.



Ma si ritrova di nuovo in mezzo ai due mostri spaziali.


Anche nell'anime la grandezza dei due semi dischi sulle spalle tende un pochino a modificarsi, comunque quelli del modellino restano, a mio avviso, troppo piccoli.



Actarsu è in seria difficoltà.


Per fortuna arriva lo Spacer, che, parrebbe del tutto autonomamente, usa la Pioggia di Fuoco contro Gido Gido.



Poi una bella Alabarda Spaziale nella pancia...



... infine il Tuono Spaziale distrugge Gido Gido.




Queste sono le ultime 17 uscite!!!   ^_^



"Il Triangolo delle Bermude - La nuvola misteriosa che fa scomparire le navi con tutti i loro equipaggi" - Editrice Giochi 1978

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"Il Triangolo delle Bermude" rientra nella mia personale top ten dei giochi in scatola a cui ho potuto giocare da bambino/ragazzino, l'aspetto che lo rendeva particolarmente giocabile era il "a funzionamento magnetico", come si può leggere sulla confezione.
Prendendo spunto dal mistero del triangolo delle Bermude, il gioco si basava sulla classica accumulazione di beni materiali, tramite il trasporto marittimo di merci: il più ricco vinceva la partita.
All'interno di questo meccanismo di gioco interveniva a sparigliare tutto la "nuvola/tifone", che grazie al "misterioso" funzionamento magnetico di cui sopra, poteva inghiottire tutta la tua flotta mercantile, estromettendoti immediatamente dal gioco... oppure ridurre di molto le tue possibilità di accumulare merci.
Non nascondo che la movimentazione della "nuvola/tifone" fu motivo di ardue contese in cortile... infatti poteva capitare, assolutamente in maniera involontaria, sia chiaro, che il giocatore che a turno la spostava cercasse, impercettibilmente, di evitare danni alle proprie navi, causando, nel contempo, più danni possibile agli avversari  ^_^
Credo che si sia sfiorata la rissa più volte, a dire il vero  >_<
Tanto che, in alcune occasioni, si decise di affidare ad un osservatore non giocante la movimentazione della "nuvola/tifone", una movimentazione super partes  :]
Inutile dire che quando una delle tue navi veniva catturata dalla "nuvola/tifone" subivi un bel tuffo al cuore, mentre quando capitava agli avversari c'era molto di cui compiacersi.
Questo generava la giusta dose di bastardaggine che ogni gioco in scatola deve possedere  ^_^

Un breve video per risvegliare la memoria a chi ci giocò.


           

In un Topolino del novembre 1978 ho trovato una pubblicità che etichetta il gioco come "novità del Natale 1978".
Ho scoperto anche in questo caso che la Editrice Giochi non inventò il gioco in scatola, ma si limitò ad importarlo dalla MB:
Bermuda Triangle Game

La dotazione interna è identica alla versione anglosassone, cambiano alcune scritte tradotte in italiano e l'importo economico sulle carte, per il resto sono uguali.
Per quanto riguarda la confezione, invece, la Editrice Giochi preferì focalizzarsi sul mistero del Triangolo delle Bermude, con una bellissima tavola disegnata dall'illustratore Orsellini, di cui qui sul blog ho già mostrato le confezioni di "Scommettiamo ?" ed il "Corsaro Nero".


Come si può vedere la confezione originale mostrava una nave nella tempesta solo sullo sfondo, mentre in primo piano c'era il tabellone di gioco. A mio avviso la scelta della Editrice Giochi fu molto più azzeccata, tanto che io mi ricordavo perfettamente la confezione anche dopo una quarantina d'anni   ^_^
Su You Tube ho scovato un video di due simpatici ragazzi, penso statunitensi, che si fanno un'intera partita, però mi sembra che siano troppo piccoli per averci giocato da bambini:
Jake & Owen Play: Bermuda Triangle


Il regolameno era semplice, con poche possibilità di interpretazione, poi c'era sempre il problema di dover muovere senza far furbate la "nuvola/tifone"...









Qualche immagine della confezione di gioco e del tabellone.






Al centro della nuvola/tifone" c'era un mirino, da centrare sui pallini neri tramite cui spostarla. Anche le istruzioni consigliavano di fare particolare attenzione durate questa manovra, perchè il tutto era in un equilibrio particolarmente precario.


La partenza sul tabellone di gioco.



La "nuvola/tifone" a catturato alcune navi.



Ed ecco svelalto il mistero magnetico della "nuvola/tifone"!!!   ^_^


Le scan dell'illustrazione interna.



L'autore della confezione.


La roulette di gioco, che presenta tre settori per decidere come ruotare la "nuvola/tifone" e dove spostarla. Le quattro zone sud, nord, est ed ovest causavano i timori maggiori, perché la "nuvola/tifone" doveva spostarsi fino a quella estremità, inghiottendo, molto probabilmente, numerose navi merci.


Sulla roulette è stampata la data della versione italiana, il 1978.


Mentre sulla confezione della scatola la data della versione originale, il 1977.


La tremebonda "nuvola/tifone"!


Le cartine con le merci, grazie alle quali si accumulavano i beni per vincere la partita.:
le carte "Home Port" hanno tutte un valore di 20 mila dollari;
le carte "Banane" hanno un valore tra i 10 e i 40 mila dollari;
le carte "Zucchero" hanno un valore tra i 30  e gli 80 mila dollari;
le carte "Legname" hanno un valore tra i 20 e i 70 mila dollari;
le carte "Petrolio" hanno un valore tra i 60 e i 100 mila dollari;






Se Candy non avesse scelto Terence

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TITOLO: Se Candy non avesse scelto Terence
AUTORE: Federica Ragni, Tatiana Giulia Rizzati
CASA EDITRICE: Youcanprint
PAGINE: 74
COSTO: 10€
ANNO: 2016
FORMATO: 20 cm x 13 cm 
REPERIBILITA': Rara anche sul web
CODICE ISBN: 9788892622760

Comprando un libro on line ci si espone ad errori di valutazione sul suo contenuto, purtroppo i libri vanno sfogliati, altrimenti si può solo leggere la descrizione che lo accompagna:
Il libro che spiega come l'emotività e le scelte sbagliate delle donne siano state influenzate da Candy Candy e le sue avventure amorose. (link)

Quindi ho pensato che l'autrice avesse scritto qualcosa su come l'anime di Candy Candy avesse influenzato l'immaginario femminile dell'uomo ideale, ma con le vicissitudini di Candy in primo piano, invece è l'esatto opposto. Le autrici raccontano travagliate storie d'amore dal punto di vista femminile, ed ogni tanto si butta lì un nome di uno dei personaggi dell'anime.
Ergo, questa recensione si limiterà ad avvertire l'eventuale lettore/lettrice che questo titolo non è inerente Candy Candy. Non per nulla non l'ho inserito nella Saggistica anime, ma solo nel materiale inerente Candy Candy.
Per il resto il libro, pur non essendo dedicato ad un uomo, l'ho trovato anche simpatico, ma i nomi di Candy e Terence sono presenti nel titolo e occasionalmente nel libro.
Forse mi sarei dovuto andare a cerare la quarta di copertina, però penso che qualche dubbio mi sarebbe rimasto lo stesso...


"Basta con la televiolenza spaziale", di Giuseppe Bernardi e Bartolo Pieggi - "Domenica del Corriere" 26 aprile 1980

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Questo articolo è eccezionale, a fronte di uno scritto abbastanza limitato, i contenuti sono la summa delle panzane che si potevano leggere sui quotidiani e settimanali nell'aprile del 1980, il mese in cui si scatenò la protesta dei 600 genitori di Imola:
600 genitori di Imola 1
600 genitori di Imola 2
600 genitori di Imola 3
600 genitori di Imola 4
600 genitori di Imola 5

Come ho già scritto numerose volte, non è che i 600 genitori di Imola chiedessero la luna, effettivamente gli anime robotici (e non) imperversavano (con nostro grande godimento!) su tutti i canali privati e nazionali, ci poteva anche stare la richiesta di limitarli un po', sostituendoli con programmi più educativi (dal punto di vista di un genitore). Purtroppo la loro protesta scatenò il solito isterismo mediatico italiota, con i giornalisti che pare facessero a gara a spararla più grossa, e con gli stessi promotori della petizione anti-robottoni che davano l'impressione di bearsi non poco della loro momentanea gloria. Infatti, oltre alle loro legittime critiche agli anime, troviamo anche un certo numero di foto, per esempio quella sopra con la maestra Maria Teresa Tabanelli e i suoi alunni, i famosi 15 minuti di notorietà  ^_^
Faccio presente che sulla copertina di questo numero della "Domenica del Corriere" (vedi alla fine del post) campeggia un Mazinga Z con il seguente titolo:
"Il caso Mazinga: fa bene o male ai nostri figli?"
A dimostrazione che l'argomento era diventato veramente di importanza nazionale!
Uno dei punti forti dell'articolo a cura di Giuseppe Bernardi e Bartolo Pieggi sono i trafiletti e le didascalie alle foto.
Un trafiletto si concentra su quello che per loro era il presidente della Toei dell'epoca, Chiaki Imada, che a me pare fosse solo uno dei produttori... ma magari sbaglio...
Il secondo dimostra l'invasione televisiva dei robottoni, "10 telefilm al dì".
Il terzo ha un titolo esemplificativo, "Chi sono i colpevoli", con un focus sui robottoni Goldrake, Jeeg, Mazinga Z e Danguard.
Ma è meglio iniziare dall'articolo principale, che comincia (buttata lì come se fosse ormai un'ovvietà), con la "fake new", come la chiameremmo oggi, per antonomasia:
"Nel 1977 la sezione disegni animati della Toei Animamtion Dynamic, un'importante casa cinematografica di Tokio, produce, con l'ausilio di un elaboratore elettronico, una serie di telefilm di fantascienza dal titolo Atlas Ufo Robot".
Allora....Goldrake è del 1975...
La Toei aveva altre "sezioni" oltre a quella dei disegni animati?!  >_<
Mica si occupava solo di animazione?  >_<
E' corretto il nome "Toei Animation Dynamic"?
Non era "Toei Doga", o al massimo, "Toei Animation"?
Sull'elaboratore elettronico evito il punto interrogativo...
Possibile che  li chiamassero ancora "telefilm di fantascienza"?  >_<
Il titolo non era "Atlas Ufo Robot"... ma "Ufo Robot Grendizer"...
Tutto questo nelle solo prime otto righe!!!   :]
Segue il racconto del successo di Goldrake e soci, la prima polemica ad opera del deputato DP Silverio Corvisieri, poi si spiega il perché di questa protesta dei 600 genitori di Imola.



Ovviamente io posso solo riportare i miei ricordi, non ho fatto uno studio approfondito in materia, però tra i compagni di classe delle elementari e i compagni/e di giochi in cortile (ed in cortile eravamo una moltitudine da case popolari!), non ci fu nessun aumento della violenza, non di più della violenza già perpetrata da parte di alcuni bambini con gravi problematiche in famiglia... questi menavano anche prima di Goldrake...
Il cortile era sempre strapieno di noi bambini che giocavamo a qualsiasi cosa, tra cui anche ad imitare i robottoni, al massimo si scendeva 20 minuti dopo per poter vedere una puntata particolarmente importante, a cui seguiva il commento in gruppo!
Ergo gli anime erano anche un momento di socializzazione, non eravamo degli otaku alienati...
Cosa c'era di male a volersi travestire per Carnevale da Goldrake e soci?  >_<




Come scrivo sopra l'articolo è accompagnato da alcune foto e trafiletti  ^_^
Che poi Chiaki Imada non è che li inventasse, li produceva... da notare che l'anno della creazione di Goldrake viene anticipato al 1976, nell'articolo principale avevano riportato il 1977, che sarebbe il 1975...
In "Non più di due a casa mia" uno dei genitori spiega la regola imposta legittimamente ai figli.
Ottimo anche il virgolettato alla didascalia della foto con maestra ed alunni:
"Influenzano negativamente"


Sono solo due misere colonnine, ma quante perle vi si possono leggere!  ^_^
La "Toei Doga" diventa la "Toei Animation Dynamic Prodution", che "probabilmente"(?!?!) era collegata alla Zuyo e alla "Nagai Prodution", dico, "probabilmente"!!!
Ma prima di scrivere "probabilmente", non potevano informarsi?
Chiaki Imada diventa, quindi, presidente di questa mega conglomerata dell'animazione, da cui dipendono 600 persone.
Goldrake ha invaso mezzo mondo, ma non le Filippine!
A dire il vero io avevo un collega filippino quasi mio coetaneo, e parlavamo tranquillamente dei robottoni, anche di Goldlrake,solo che lui li chiamava coi nomi originali... magari captava i canali sud coreani...
Il trafiletto si conclude con una frase che non permette repliche:
"Sugli otto canali della televisione di Tokio, comunque, ogni sera ci sono una quarantina di morti"!!!

Stante che non potevano essere veri morti di cronaca nera, visto il bassissimo tasso di criminalità presente in Giappone anche nel 1980 (nonostante il terrorismo rosso), vuol dire che erano morti da fiction televisiva, e quanti morti VERI, invece, c'erano nei nostri TG?



Premesso che un genitore mette le regole che ritiene più consone all'educazione dei propri figli, ma questo "regolamento familiare", visto che i genitori sono due ed i figli tre, fu approvato a minoranza?
Il solito autoritarismo stalinista  :]


Una delle insegnanti che è "insorta" contro i cartoni animati giapponesi in tv.


Ma l'effetto che gli anime robotici avevano sulla nostra scrittura era così negativo?
Grazie a quegli anime ho imparato una moltitudine di parole e concetti che mai e poi mai avrei scoperto a scuola: protonico, clone, elaboratore elettronico, computer, nomi di stelle e pianeti, cyborg, i danni da radiazioni sulle persone, i danni da inquinamento a livello planetario, le problematiche della vita nello spazio, etc etc etc... chi più ne ha più ne metta.



Trafiletto inoppugnabile, basta vedere i palinsesti delle "riviste TV anni 70/80".


Ed ecco i colpevoli!!!
Ma colpevoli di cosa?!   O_o
Devo dire che, tralasciando l'accusa di colpevolezza, è la parte più corretta di tutto l'articolo  :]



La copertina della "Domenica del Corriere".



Penso che sia il caso di far notare che nell'indice della rivista l'articolo è inserito nelle "Inchieste della Domenica", forse inteso alla stregua del "guidatore della domenica"?  ^_^



Go Nagai Robot Collection 137 Kenza

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Dalla scan sopra si può valutare in quali condizioni mi sia giunto il fascicolino-ino-ino-ino questa settimana, lo hanno masticato di nuovo...
Per quanto riguarda il modellino sono abbastanza soddisfatto, ovviamente non mancano le solite numerose sbavature, e la mia spada è leggermente storta, ma nel complesso non è malaccio. In particolare ho apprezzato il disegno sull'imponente scudo di Kenza, fatto veramente bene, ed anche la testa, colorata più accuratamente del resto del corpo.
La posa è un po' statica, ma con quello scudo da gestire non era facile trovargli un'altra posizione.
Il 17esimo episodio  è quello in cui viene inaugurato il Mechadon 2, che noi clienti della GNRC non vedremo mai, come per il Mechadon 1.
La puntata non ha una trama memorabile, ma non è neppure brutta, a mio avviso non abbastanza, comunque, per dedicare a Kenza un modellino.



Kenza dalle solite svariate posizioni.






Lo scudo è proprio bello, se mai avessi bisogno di uno scudo, lo vorrei proprio così  :]





Sembra quasi che sorrida  >_<



Si potrebbe pensare che manchi la mano destra che impugna lo scudo, in realtà non c'è neppure nell'anime, però quando Kenza lancia lo scudo, la mano ricompare  >_<







Ecco l'esercito di Himika, visto che mi pare che di mostri del Signore del Drago non ci sia manco un esponente. Forse nel manga non c'erano? (domanda ironica)


Kenza appare appena inizia la puntata.
Squarcia il terreno antistante il  tempio di Himika, per presentarsi al cospetto della sua regina, che lo mette immediatamente alla prova, per testarne la potenza.
A dire il vero non mi son sembrate due prove particolarmente impegnative... per poi affidarlo al simpatico Mimashi.


Nel frattempo Hiroshi si sta chiedendo cosa stiano combinando Don e Pancho, che sono rinchiusi da parecchi giorni nel loro garage.
Stanno progettando il Mechadon 2!
Da notare il leggerissimo accenno razzista sull'africano selvaggio con l'osso in testa...


Visto che il loro progetto, oltre che un pelino razzista, fatica a prender vita, si rivolgono al pacioso professor Dairi, che rifiuta categoricamente di progettare il Mechadon 2.



I due, quindi, attuano un piano di sfiancamento personale, assillando Dairi in qualsiasi luogo lui si rechi, anche quando fa la pipì  :]
Tanto da fargli esclamare ((immagine in basso a sinistra): "M'avete scocciato!!!"   ^_^


Alla fine Dairi accetta, e presenta ai due il suo progetto.



Don e Pancho lavorano alacremente giorno e, soprattutto, notte.



Tanto che i vicini non riescono a dormire.
Mi chiedo come mai la solerte polizia nipponica non sia intervenuta, forse sarà entrata in modalità "forze dell'ordine italiche", con il classico "non ci compete, chiami... (scegliere una forza di polizia che non siano loro)"   T_T


Una mattina, alla magione dei due, suona un per nulla losco figuro, assolutamente non sospetto.


Mi ricorda qualcuno, ma proprio non riesco a rammentarne il nome...


Il tizio vestito come Mister X dell'Uomo Tigre si qualifica come professor Okura, luminare della cibernetica, inviato dal professor Dairi per migliorare il Mechadon 2.

Okura fa notare che il progetto è mancante dell'amplificatore di potenza!!!
Questo dispositivo lo potenzierebbe ai livelli di Jeeg!!!
Guarda caso un amplificatore di potenza è montato sul Big Shooter, però io ne avevo uno anche nel mio stereo, per fortuna che non me l'hanno ciulato...



Don e Pancho, quest'ultimo assai riluttante, vanno e prenderlo in "prestito"...



Il professor Okura.

Nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu.... non ci posso credere!!!
Il professor Okura era in realtà Mimashi!!!  GULP! GASP!


Dopo 11 minuti si fa vivo Kenza.


Ma porcatrota, certo che alla Base Antiatomica avevano degli schermi LCD da far paura!



Nel momento di lanciare i componenti, causa la mancanza dell'amplificatore di potenza, il Big Shooter va in avaria.



Kenza colpisce la testa di Jeeg.


Che ritorna ad essere cyborg, penso che sia la prima ed unica volta che la trasformazione venga abortita.
Mi pare di notare che le dimensioni della testa di Jeeg e di Hiroshi non tornino per nulla.



Hiroshi è alla mercé di Kenza...
Il professor Shiba avverte Miwa di non lanciare la figlio i componenti, perché il Big Shooter, senza l'amplificatore di potenza, non può volare e lanciare contemporaneamente i componenti, ma Miwa è un mito!


Lancia lo stesso i componenti ad Hiroshi e poi...
Da notare che nel doppiaggio storico il professor Shiba parla solo di "precipitare", non di "esplodere", ergo il coraggio di Miwa non fu abbastanza sottolineato.


Il Mechadon 2 è terminato!
Ecco, forse si poteva trovare un metodo meno ridicolo per entrare nella cabina  :]



Imperversa la battaglia tra Kenza e Jeeg.





Arriva il Mechadon 2!


Che potenza!!!


Purtroppo la potenza non è nulla senza controllo...



Hiroshi schiva lo scudo e lancia la spada di Kenza.


Infilzandolo... (da notare che ora ha anche la mano sinistra)


Un bel raggio protonico e ciao ciao Kenza, l'avevo detto che le due prove di Himika erano poco impegnative...


Dal Mechadon 2 cade il famoso amplificatore di potenza.



Don si prostra per avere il perdono.
Il Big Shooter non era mica esploso?  O_o


La puntata si chiude con Don che chiede a Miwa se "glielo darebbe un'altra volta l'amplificatore di potenza".
Lei risponde perentoria "L'amplificatore non si tocca, chiaro?", senza alcun doppio senso, sia chiaro  ^_^



Il mostro guerriero della prossima uscita mi è sempre piaciuto, ma la puntata, invece, la detestavo, troppo pacifista... ai tempi preferivo le battaglie   ;)


I Love Japan, 101 cose da sapere sulla cultura del Giappone e sulle sue ultime tendenze

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TITOLO: I Love Japan, 101 cose da sapere sulla cultura del Giappone e sulle sue ultime tendenze
AUTORE: Nicole Miura
CASA EDITRICE:  How2 Edizioni
PAGINE: 131
COSTO: 11€
ANNO: 2015
FORMATO: 24 cm x 14 cm 
REPERIBILITA': reperibile online
CODICE ISBN: 9788899356644

Inizio con alcune premesse:
il libro l'ho preso online senza poterlo sfogliare in libreria;
non faccio parte del target del prodotto;
io non “I love Japan”;
a me interessa il Japan;
è il primo libro della How2 Edizioni che compro.

Allora perché l'ho comprato?
Principalmente perché dal punto di vista sociologico non trovo più nulla sul Giappone, ergo recupero quello in cui mi imbatto. Poi nel sottotitolo (ed in quarta di copertina) si parlava espressamente di “cultura ed ultime tendenze” del Giappone, purtroppo questo non è un saggio di carattere sociologico. Manca assolutamente di un approfondimento e/o di una analisi su un qualsiasi aspetto della società giapponese.
Infine l'autrice è italo giapponese e lavora in Giappone, ergo conosce entrambe le società, ma non essendo un libro di saggistica sociologica...
In quale tipo di libro mi sono imbattuto?
Spero che nessuno si offenda, anche se so bene che il termine che sto per scrivere non è propriamente un complimento, lo utilizzo allo scopo di rendere immediatamente quello che è, dal mio punto di vista, il target del titolo:
è un libro per “jappominkia” ^_^

Per esempio a pagina 7, alla fine della brevissima introduzione, si può leggere:
Detto questo, cosa bisogna fare per essere cool in Giappone?”

Ma il mio obbiettivo nella vita è essere cool? Ed essere cool in Giappone? No ^_^

Mentre a pagina 51 si spiega come vestirsi in maniera Harajuku:
Prendi dimestichezza con la varietà di tutte le tendenze esistenti in Giappone e non aver paura di esagerare: Indossa gli abiti a strati, uno degli elementi caratteristici dello stile Harajuku. Si possono mettere gonne, vestiti o giacche uno sopra l'altro, purché sia fatto con cura, senza risultare troppo poco cool.”.

Io mi chiedo quante persone vadano in Giappone per diventare alla moda in Giappone... tanto ci starai massimo 2 o 3 settimane, ha senso perdere tempo in questa attività? Inoltre uno dei consigli principali di chi è stato in Giappone è quello di andarci con una valigia grande, ma la più vuota possibile, in modo da riempirla di ogni ben di dio nipponico (in base alle proprie preferenze), ma se la riempio di vestiti cool, cosa potrò mai comprarci in Giappone?

Il libro è pieno di consigli pratici (ma non so se sono giusti giusti 101!) su come comportarsi in Giappone, ma sono consigli che mi son parsi pensati per ragazzi e ragazze cresciuti a pane, manga ed anime subbati, convinti che il Giappone sia il luogo più bello del mondo. Sia chiaro, l'autrice riporta anche qualche stortura della società giapponese, ma scrive come se il lettore avesse l'ambizione di andarci a vivere il giorno dopo.
Lo scritto di Nicole Miura è diviso in due, nella prima parte (59 pagine) sono presenti 9 capitolini sul alcuni aspetti del Giappone, nella seconda parte si racconta la storia, in pieno stile manga/anime, di una adolescente: “Contenuto extra: una storia teen jappo”.
Questa seconda parte avrebbe, penso, lo scopo di mettere a contatto il lettore/lettrice con la realtà quotidiana del Giappone, ma di ragazzini giapponesi!!! ^_^

E' difficile per me valutare questa seconda corposa parte, dato che io non sono il target del libro.
Dato che, come ho scritto sopra, l'autrice è italo giapponese e, per giunta, lavora pure in Giappone, trovo fin blasfemo che io mi permetta di fare un qualsivoglia tipo appunto, però mi ha sorpreso leggere nel primo capitolo (“Arte e Cultura”) che “la principale forma d'arte è ovviamente il manga”. A cui segue, poco dopo, l'informazione che Ponyo e Mononoke siano due OAV. A me risulterebbero essere due lungometraggi animati prodotti per il cinema, un OAV è un'altra cosa.
Alla fine di ogni capitolo c'è un mini sunto di consigli dal titolo “In pillole...”.
Nel secondo capitolo si raccomanda di non soffiarsi il naso in pubblico, non abbracciare i giapponesi, arrivare puntuali, usare i cestini (che poi io ho letto che sono abbastanza rari), non mangiare per strada, non indicare col dito le persone etc etc etc
Un argomento del secondo capitolo poteva essere interessante, lo “hansei”, cioè le scuse pubbliche per fare ammenda di una mancanza. Come esempio viene riportato quello della idol Minami Minegishi, io, sinceramente, mi sarei aspettato quello del presidente della Tepco o di qualche politico in occasione del disastro nucleare di Fukushima... ma, appunto, io non sono il target corretto per questo libro ^_^
Stranamente nel quarto capitolo, che tratta di tecnologia, si fa riferimento ben due volte a dati statistici e notizie del 2008, possibile che fino al 2015 non siano stati pubblicati dati o notizie degni di nota?
Comunque alcuni capitoli mi sarebbero potuti anche interessare, quello sulla scuola o sulle mode giovanili. Peccato che il primo ripete concetti che ho già letto innumerevoli volte, ma senza alcun approfondimento, mentre il secondo si limita ad elencare gli stili delle varie tipologie di moda giovanile, con annesse marche degli accessori usati. Dato che io sono la persona più lontana da un modaiolo, il tutto mi risulta abbastanza inutile ^_^
In chiusura di recensione metto la scan dell'avviso dell'editore che campeggia a pagina due, ho riso molto :]
E' la prima volta che leggo un avvertimento del genere, con un tono del genere.
Ma quindi io non posso neppure prestarlo questo libro?
Questo libro è frutto di anni di studi dell'autrice? Anche dove raccomanda di non soffiarsi il naso in Giappone?
Ma quindi io leggo questo libro e non diventerò cool in Giappone? T_T
Ergo se vado in Giappone, seguo le istruzione dell'autrice, e non divento cool, non posso fare causa all'editore? >_<
Non ho capito... leggendo questo libro dimostro di avere dei problemi di natura mentale? O_O









L'indice del libro, tanto per dare un'idea dei microcontenuti.





Effettivamente la quarta di copertina non chiama in causa il sottoscritto, ma direttamente i ragazzi, l'ho notato ora  >_<
Comunque sul web non era disponibile da visionare la quarta di copertina...



Giappone in pillole, un tuffo nella moderna società giapponese

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TITOLO: Giappone in pillole, un tuffo nella moderna società giapponese
AUTORE: Ottone Mattei

CASA EDITRICE: Schena Editore
PAGINE: 132
COSTO: 20000 £
ANNO: 1988
FORMATO: 21 cm x 14 cm 
REPERIBILITA': reperibile online
CODICE ISBN: 8875142637


Altro libro recuperato sul web, ergo senza averlo potuto sfogliare preventivamente, quindi mi sono basato sul titolo e sul prezzo ^_^
Diciamo che questa volta non ho del tutto toppato. Considerando che è un libro scritto nel 1988, da un membro dell'ambasciata italiana in Giappone (non si capisce in quale ruolo), che vi ha risieduto per quattro anni, arrivando anche a parlare la lingua, le informazione e le impressioni che trasmette sono utili a comprendere che alcune cose non sono cambiate per nulla dal 1988 al 2017.
Purtroppo lo scritto manca di una qualsivoglia divisione per argomenti, neppure di carattere cronologico, mi basta aggiungere che non c'è neppure un indice, in quanto non esistono neppure i capitoli!
A mio avviso, se lo riesce a recuperare a pochi euro, può essere una lettura interessante.
Il libro è composto da 131 pagine di pensieri dell'autore, divisi solo da questo segno divisore a tre stelline: 



Per giunta, all'interno di ogni sua elucubrazione, non mantiene quasi mai il discorso su un singolo argomento. Diciamo che il tutto potrebbe risultare un pelino caotico.
Devo dire che lo stesso autore spiega, senza possibilità di repliche da parte del lettore, com'è strutturato il suo libro, e non ho gradito per nulla quelle poche righe, dato che, seppur con 30 anni di ritardo, il libro l'ho pagato...


La filosofia di Ottone Mattei, nello spiegare il suo Giappone, è semplice:
dato che la misteriosa nazione nipponica è composta da esseri umani, tutte le spiegazioni vanno ricercate sul piano umano.
Come accennavo sopra la lettura di questo libro farà risaltare quanti aspetti della società giapponese, e dei giapponesi stessi, siano rimasti immutati in 30 anni, per esempio:
come considerano la seconda guerra mondiale (cioè la guerra del pacifico), comprese le loro colpe verso i popoli assoggettati; la loro valutazione dei gaijin; la gelosia nei confronti della propria lingua; l'impossibilità per un non giapponese di essere considerato giapponese; etc etc

A cui, ovviamente, si possono aggiungere tantissimi altri argomenti, come il rapporto dei giapponesi con il proprio lavoro e la propria azienda, l'assenza di individualismi, il rispetto verso il bene pubblico, etc etc
Mi è parso di trovare anche delle inesattezze, oppure dei punti che mi sono parsi assai dubbi.
Un errore è di certo a pagina 54, dove si afferma che “lo shintoismo è una derivazione buddista frammista a riti animistici originari con qualche sapore nazionalista”.
Che lo shintoismo sia il raggruppamento di tante credenze non unitarie non c'è dubbio, ma è antecedente all'introduzione del buddismo.



Possibile che nel 1988 i contraccettivi fossero illegali? O_O



Non mi ha convinto l'affermazione che nel 1988 la yakuza (letteralmente “i buoni a nulla”?) non sfruttasse lo spaccio di droga, in altri libri, inerenti la criminalità organizzata nipponica, ho letto l'esatto contrario.



Il fatto che i giapponesi siano disponibilissimi verso l'occidentale che si arrabatta con la loro lingua, ma non gradiscano quello che sta cercando di impararla seriamente, e ci sta pure riuscendo, è un fatto che ho letto in moltissimi libri:



A pagina 76 si può leggere che barboni sono letteralmente i “burakuNin” (e che se ne vedono pochi), non ho ben capito se intendesse i “burakuMin” (cioè i fuori casta), ergo un refuso, oppure il termine giapponese per indicare i barboni sia proprio “burakuNin”.


Infine pare sia proprio inutile parlare con un giapponese dei crimini di guerra perpetrati dal Giappone nella guerra del pacifico, oggi come nel 1988:







Yamato, mensile italo giapponese - Marzo 1942

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Stante che trovo interessanti tutti i numeri della rivista "Yamato", questo del marzo 1942 lo è particolarmente per l'articolo iniziale che descrive l'amore per la pace del popolo, ma anche del soldato, giapponese, e per uno speciale sul decennale della fondazione dello stato (fantoccio) del Manciukuò. Questo inserto, visto che era posto al centro della rivista e si sarebbe dovuto staccare, lo mostro per ultimo.
E' presente anche un articolo sul rapporto economico tra Giappone e Filippine antecedente la conquista nipponica, ed uno sulle metropolitane di Tokyo ed Osaka, quando noi avevamo al massimo il tram... infine uno sul rapporto madre/figlio-a.
Ognuno/a valuterà ciò che più consono alla curiosità personale.
Le scan non sono sempre diritte, ma la responsabilità non è dello scannerizzatore  >_<  la rivista è impaginata leggermente storta.


A riprova dell'amore nipponico per la pace e la vita, viene mostrata la foto di una pagina perforata da un proiettile, in cui un soldato scrisse la sua ultima frase:
" Muoio di una morte gloriosa. Viva la Maestà dell'Imperatore".

Secondo me il soldato italiano avrebbe scritto "mi avete mandato a morire e voi siete rimasti a casa col kulo parato, spero crepiate pure voi...", o almeno è quello che avrei scritto io.



Non mancano mai testimonianze fotografiche dell'amore del soldato nipponico verso i popoli assoggettati, poi, sia chiaro, probabilmente quello specifico soldato era pure amorevole, ma in media...



 

Tutto bellissimo, purtroppo il soldato nipponico non era stato addestrato a gestire i prigionieri, inoltre gli era stato inculcato il disprezzo per chi si arrendeva, che quindi perdeva ogni dignità e poteva essere trattato senza alcun rispetto. Aggiungendoci uno scarsa considerazione, diciamo così, per alcuni popoli asiatici, tipo quello cinese, ci voleva poco scatenare il peggio del peggio.



Il Benigno Aquino ministro dell'agricoltura citato nella terza colonna, era il padre di Benigno Aquino Jr., marito di Corazon Aquino.






Forse è un articolo un po' noioso, ma rende l'idea di come il Giappone improntò le sue leggi e la sua produzione per far fronte alla guerra d'invasione in Cina.







Provo sempre enorme tristezza nel vedere queste parate di divise...


Ma come?!
Nel primo articolo si parlava dell'amore del popolo giapponese per la vita e la pace, e poi mi mettete il sunto delle conquiste nipponiche in Asia?  O_o



Quanta tristezza...


L'articolo illustra come il Giappone passò da un'attività industriale pari a zero, fino alla situazione del 1937.





L'articolo inizia con una involontarissima battuta di spirito:
"... nonostante lo stato di guerra, si continua alacremente la costruzione della metropolitana di Roma, la quale sarà la più moderna espressione in tal genere di trasporti...".

La prima linea della metropolitana di Roma fu, alla fine, inaugurata nel 1955  >_<
Poi segue l'articolo serio  :]





Da notare che l'autore, nipponico, dell'articolo sottolinea che sulla metropolitana di Tokyo"non si verificano, nelle ore di punta, quegli inconvenienti che l'affollamento eccessivo provoca in alcune metropolitane estere. I passeggeri sono trattati come essere umani e non sono stipati nelle vetture".






"Per essere utile alla nostra Patria" =  morire in battaglia...



Ecco come confezionare una bambolina di carta  ^_^



L'angolo della posta,  ma la scuola elementare "Federico Di Donato" a Roma sarà ancora la più nipponica d'Italia?
Comunque la scuola esiste ancora!
http://www.romapaese.it/risorsa/scuola-elementare-di-donato/


Se cercaste informazioni sul web riguardo la festa del Muneage, è meglio separare la parola: Mune-age  ;)






Ed è giunto il momento dell'interessantissimo speciale sul decennale della fondazione del Manciukuò, che inizialmente, mi pare, neppure noi avevamo riconosciuto, ma si sa che la politica estera italica non ha mai brillato per coerenza  >_<


Il supplemento è aperto dalle varie dichiarazioni ufficiali, tra cui il rescritto imperiale mancese.





 Segue un po' di storia ed attualità politica.





Il governo giapponese incamerava parecchi soldi dal traffico di oppio, che non era stato per nulla stroncato.


Sono illustrati vari aspetti dello stato mancese.






Go Nagai Robot Collection 138 Kerubinus

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Questo episodio, che vede il principe Kerubinus come protagonista cattivo, non l'ho mai apprezzato molto, nonostante il suo mecha non mi dispiacesse.
Le motivazioni sono molteplici:
detestavo le puntate filo pacifiste;
credo che anche ai tempi il doppiaggio italico ingenerò in me una certa confusione;
alla fine Kerubinus non si dimostra un avversario particolarmente ostico;
la parte con i ricordi sull'infanzia di Tetsuya è buttata lì un po' a caso.

Non potendo ancora accedere ai sottotitoli fedeli ai dialoghi giapponesi (sono in attesa dei box del GM), l'impressione che l'adattamento italiano fu un pelino raffazzonato resta forte, e questo rende la puntata parecchio poco godibile.
Per quanto riguarda il modellino, tralasciando che mancano sia lo scudo che il tridente, ma penso che alla Fabbri/Centauria devono aver fatto irruzione i ladri (gli stessi che si son fregati l'ascia di Doroma...), il mio Kerubinus è affetto da leggero strabismo verticale (molto raro!), e denota un carattere per nulla responsabile. Non per nulla all'inizio della puntata lo si vede in panciolle, a ripensare a quando gozzovigliava allegramente.
Perché mi permetto di dare un giudizio personale così duro su Kerubinus?
Ma non ha la testa sulle spalle!!!   T_T
Anche qualche altro arto non è ben innestato, solo Miwa è brava a fare gli agganciamenti!
Il collo non completamente inserito nel torace lo si potrà notare molto meglio dalle foto più sotto, comunque un po' si nota anche da questa posizione, mentre il braccio destro è chiaramente meno innestato del sinistro.
Forse le ali sono leggermente più piccole di quello che ci si poteva aspettare, ma anche nell'episodio non sono sempre della medesima grandezza.
Non posso altro che aggiungere... "una collezione di fantastici modellini perfetti in ogni dettaglio!!!"






Piccola richiesta ai lettori:
Qualcuno potrebbe chiedere sulla pagina FB della Fabbri/Centauria un altro contenitore per i fascicolini-ini-ini-ini?
Nonostante siano veramente "ini", hanno riempito anche il terzo raccoglitore che era stato pubblicato.
Grazie  ^_^

Kerubinus dalle solite svariate posizione, compresa la testa non innestata  >_<






Già da lontano si nota un'espressione del viso un po' curiosa.


Ma avvicinandosi, oltre allo strabismo verticale, si può apprezzare il collo disarticolato.





Tutti i pezzi saranno così, oppure io sarò stato l'unico fortunato?  ^_^






L'orda di mostri guerrieri, visti da così lontano i singoli difetti non si notano.


La sinossi della puntata mi sarà un po' ardua, proprio per il testo italiano poco comprensibile.
Si comincia con il vedere Kerubinus che riposa, e che, pare, ricordare i bei tempi andati, in cui era il principe di Mikenes.
Ma arriva il Generale Nero, che conquista il regno di Kerubinus e lo trasforma in mostro guerriero?
Anche se parrebbe che la trasformazione sia un potere del principe...
E qui mi sorge già un dubbio, ma gli abitanti i Mikenes non si erano modificati restando nel sottosuolo?
Allora perché il Generale Nero ha già la forma robotica assieme a parti umane?



Mentre viene portato via si trasforma in mostro guerriero  >_<


Kerubinus si rifiuta di combattere, e Yuri Cesar cerca di convincerlo.


Piccola digressione docciofila.
Mentre Shiro chiede a Tetsuya come abbia fatto a diventare così forte, mica come suo fratello scemo... la regia ci omaggia nel deretano di Tetsuya... non si poteva avere quello di Jun?  ^_^



Quindi Tetsuya porta Shiro sull'isola (della memoria...) su cui il professor Kabuto lo crebbe, allenandolo spietatamente.
E qui mi sorge un altro dubbio sull'età di Tetsuya bambino e sugli anni trascorsi, secondo me l'hanno fatto troppo piccolo rispetto al Tetsuya adulto.



Il professor Kabuto non ha le mani robotiche, ma ha già la cicatrice sul viso, altra incongruenza, a mio avviso.
Tutta questa parte sui ricordi di Tetsuya non ha nessun nesso con la parte inerente Kerubinus.


Ritroviamo il principe di Mikenes come lo avevamo lasciato, a far nulla... però ora si trova su Mikeros, imprigionato, a detta di Yuri Cesar, in una fantomatica "prigione super atomica"   >_<


Alla fine Yuri Cesar offre a Kerubinus la restituzione del suo regno di Mikenes, ma solo se sconfiggerà il Grande Mazinga.
Il tutto, ovviamente, con firma notarile in diretta televisiva a "Porota a porota" condotto da Buruno Vesupa  :]
Kerubinus ci casca alla grande e parte in volo per la battaglia!



Dato che Tetsuya non è in sede, ci pensano Boss e Venus ad affrontarlo.


Tetsuya, appena avvisato, fa rientro alla base, ma Yuri Cesar cerca di impedirglielo con la fortezza Mikeros.
Faccio notare che Tetsuya riesce a far ribaltare, dico, RIBALTARE, Mikeros solo con un motoscafo!!!


Intanto Kerubinus si rifiuta di combattere contro Boss e Venus, ma quest'ultima ha la geniale idea di dirgli che solo se lei invocherà l'aiuto del Grande Mazinga, questi arriverà...


Accontentata   :]


Inizia lo scontro.
Forse, se la trama prevedeva di far risaltare la forza del principe Kerubinus, gli autori potevano mostracelo meno debole.






Kerubinus piange la sconfitta subita, Tetsuya lo esorta a ribellarsi all'Imperatore delle Tenebre, e ad unirsi a lui nella battaglia per libertà.


Kerubinus ripensa ai bei tempi andati che non torneranno più.


Yuri Cesar ordina a Kerubinus di lanciarsi contro il Grande Mazinga ed attivare la bomba che gentilmente hanno impiantato nel suo corpo  :]
Un po' come i fanti nipponici, che si facevano esplodere contro i tank statunitensi...   >_<


Ma Kerubinus decide di farsi un voletto...





La puntata si conclude con Tetsuya e Jun che piangono l'eroico Kerubinus... lo avevano conosciuto solo da 5 minuti e si è pure suicidato...



Le prossime uscite che da maggio ritorneranno ad essere quindicinali.


Problemi giapponesi

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TITOLO: Problemi giapponesi
AUTORE:
Giovanni Cesare Majoni
CASA EDITRICE:
Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente
PAGINE: 21
COSTO: 5/10€
ANNO: 1934
FORMATO: 24 cm x 15 cm 
REPERIBILITA': rara
CODICE ISBN: 

 

Il 6 marzo 1934, presso l'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente, l'ambasciatore italiano a Tokyo (forse era già un ex ambasciatore) faceva un discorso sulle problematiche che avrebbe dovuto affrontare il Giappone negli anni a seguire.
Questo scritto, che è la trascrizione di quel discorso, è interessante per svariati motivi. In primis il Giappone e l'Italia non erano ancora alleati, addirittura non avevamo ancora riconosciuto il Manciukuò giapponese. Ergo, pur essendo presente la classica retorica fascista del periodo, l'autore non aveva l'obbligo di incensare il futuro alleato.
Una delle tematiche affrontate da Giovanni Cesare Majoni riguardano la sovrappopolazione, che nel censimento del 1930 vedeva 969 abitanti per km quadrato. L'autore spiega che il giapponese, in realtà, non era molto incline all'emigrazione, neppure a quella interna, men che meno a quella all'estero, seppur in possedimenti coloniali nipponici, tanto che molti tornavano in patria. Questa considerazione è interessante perché, in seguito, l'invasione delle nazioni vicine (oltre a Corea, Formosa e Manciukuò già occupate da tempo) sarà motivata con l'emigrazione del popolo giapponese causata dalla sovrappopolazione.
Segue un'analisi della situazione economica, in cui Giovanni Cesare Majoni si rifiuta di considerare il Giappone un paese con un basso tenore di vita, in quanto i giapponesi godevano di possibilità ed abitudini precluse a molti paese occidentali. Semplicemente i costi di beni e servizi erano bassissimi.
Le considerazioni dell'autore si concludono con la valutazione del sistema democratico parlamentare, che godeva già di una scarsa fiducia da parte del popolo, con il crescente potere acquistato da militari e nazionalisti, che non si facevano problemi ad utilizzare l'omicidio politico, il quale non era mal visto dalla popolazione.
Visto che le pagine ammontano solo a 21, ho scannerizzato per intero il discorso di Giovanni Cesare Majoni, poi ognuno/a si potrà fare la propria idea sul suo contenuto.















"Julie rosa di bosco" (1979) - Puntate 9 e 10

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Dove avevamo lasciato Julie e la sua simpatica famiglia adottiva?
Eravamo rimasti allo zio Carl riassunto alla fabbrica del vetro, dopo che era stato licenziato appena ripresosi dall'infortunio sul lavoro.
E per farlo riassumere Julie e Alan avevano ordito un piano geniale.
La nona puntata pare un déjà vu, infatti ririririvediamo Carl davanti al padrone della fabbrica, a cui seguiranno le sue dimissioni... ma questo è uno shojo oppure un anime sponsorizzato dall'Inps e dall?Inail?!  O_o
A guardarlo da adulto posso anche apprezzare, al netto della scarsa qualità dell'animazione, che la tematica sia incentrata sul lavoro operaio, mi chiedo, però, una bambina italiana cosa potesse trarre dalle vicissitudini lavorative dello zio della protagonista...
In realtà mi chiedo anche quale interesse potesse nutrire una bambina giapponese nel mondo del lavoro austriaco del 1918  ^_^
Infatti anche queste due puntate saranno incentrate sui problemi lavorativi dello zio Carl.
Comunque bisogna sempre iniziare dal meraviglioso ed allegrissimo incipit dell'anime  :]


             

Quale sarà il piccolo segreto della nona puntata?


Forse ci verrà rivelato quali proprietà abbia il tavolo e la sala di casa Klemen?
Come è possibile che il tavolo si adatti al numero delle persone che vi siederanno?
E come può essere che la stanza risulti sempre abbastanza spaziosa per tutti gli astanti?
Nulla di tutto questo, purtroppo...
La puntata inizia con il classico siparietto a-comico, che ci fa apprezzare la magia del tavolo a dimensione variabile, con sala espandibile  :]


La signora in giallo ci spiega che Julie pare abbia qualche problema ad imparare la lingua tedesca, ma non proviene dal Tirolo?
Quale lingua parlava in Tirolo, il portoghese?  >_<
Poi vediamo lo zio Carl a rapporto dal padrone della fabbrica, che lo rimprovera per la sua scarsa produttività, mentre questi gli contesta che lui preferisce lavorare sulla qualità rispetto al numero di pezzi prodotti.
Il padrone gli fa notare che si aspetta che lui rispetti i ritmi produttivi decisi dall'azienda, altrimenti...


Carl replica che la produzione è di scarsa qualità.
Argomento assai interessante per una dodicenne  ^_^
Johann ascolta la discussione tra i due, ed avverte la famiglia che bisognerà sostenere il padre quando questi si licenzierà. Decidono anche di non informare Julie del loro patto, per motivi assai oscuri...


La ragazzina non è in casa perché sta facendo la spesa al mercato, in questo modo potremo ammirare una riproduzione fedele di un mercato viennese nel 1918!


Da notare il cuoco sullo sfondo.



Le patate costano 26 scellini al chilo.
Le banane dovevano essere molto comuni a Vienna nel 1918.


La sogliola costa 20 scellini, ma Julie riesce ad abbassare il prezzo a 15 perché il pesce non è fresco, geniale!!!



Solito tavolo magico e stanza adattabile.


Ma Julie intuisce che c'è qualcosa che non gira per il verso giusto, tutti sono indaffarati e lei si sente messa da parte, iniziano le paranoie.


Poco dopo viene a conoscenza del segreto della famiglia.


Decide di essere utile anche lei, iniziando a lavorare in una panetteria.


Certo che i viennesi ci tenevano all'igiene, nel 1918 usavano già le palettine per non toccare il pane con le mani!
Dalle mie parti ancora oggi ci sono panificatori che non lo fanno...


Arriva il momento del confronto tra lo zio Carl ed il padrone della fabbrica.
Carl gli dice che lui continuerà a lavorare il vetro come ritiene più consono al mantenimento di una alta qualità del prodotto.
Ergo si licenzia...


Johann decide di rivelare a Julie il loro segreto, per poi rimproverarla che lei pensa solo a divertirsi mentre il resto della famiglia lavora... mavaffancuoreva!
Ma lei lo smerdacchia donandogli il suo primo stipendio.


Lo zio Carl si commuove nell'apprendere che tutta la famiglia lo appoggia per la sua decisione di essersi licenziato...


Il tavolo e la stanza assumono una nuova dimensione.
Durante la cena di "festeggiamento"(...) lo zio Carl annuncia che anche Johann sta per licenziarsi!
Tutti felici e disoccupati!!!



Inutile dire che la decima puntata inizia dove è terminata la nona, con i problemi dovuti alle dimissioni dello zio Carl...


La signora in giallo ci informa che Carl ha trovato con fatica un altro posto di lavoro, visto che c'è la crisi economica post guerra, ora lavora per un'azienda di costruzioni stradali!!!
Ma non poteva restare dov'era, e nel frattempo cercasi un posto migliore?   O_o



A questo punto capitano un po' di cose a caso, come succede spesso in questa serie.
Arriva Carolina/Iriza per vantarsi che sta andando a  sciare a Sankt Moritz, marinerà pure la scuola!


Poi lo scoiattolo di Julie si ammala, se ne accorge in classe...


Infine torniamo da Carl e Johann, che stanno discutendo per la decisione del ragazzo di arrivare a produrre 1500 bicchieri, in modo da raddoppiare il suo stipendio.
Ma non si doveva licenziare anche lui?  >_<
Il padre considera il cottimo l'antitesi della qualità, e come dargli torto?
Tra l'altro pare che l'introduzione del cottimo sarà la prossima innovazione di Renzi nel Job Act 2...


Pepe sta male, e Julie chiede consiglio al vecchio "OS KA", perché il suo scoiattolino ha la febbre?
Forse, magari sbaglio, uno scoiattolo in inverno necessita di andare in semi-letargo?
Noooooo, per "OS KA" lo scoiattolo soffre di nostalgia canaglia del Tirolo!!!


Di colpo apprendiamo che oggi è il compleanno di Julie.


Nel frattempo Alan ha invitato lo zio Carl a casa sua, suo padre gli vuole parlare di una cosa importante, Julie non è invitata, ma c'è.


Alan non perde l'occasione di invitare la ragazza nella sua stanza, dove Julie apprende che la madre del ragazzo è morta tre anni prima.


Il padre di Alan vorrebbe creare oggetti in vetro che possano dare conforto a coloro che li guardano, questo perché la sua compianta moglie adorava un vaso fatto da Carl   >_<


Il vaso le ricorda la moglie, splendido e fragile.
Pensavo pesante e costoso  :]


A questo punto il padre di Alan propone a Carl di diventare il direttore della sua nuova fabbrica del vetro di alta qualità!!!


Julie chiede ad Alan di fare una camminata nel bosco, decidendo di punto in bianco che deve lasciare Pepe libero di vivere in mezzo alla natura.
Quindi abbandona un povero scoiattolo, debilitato dal non aver potuto entrare in semi-letargo, in mezzo al bosco in pieno inverno, senza che questa bestiola abbia una tana, che in questo periodo dovrebbe essere piena di bacche.
Julie assassina di scoiattoli!!!
Momenti strazianti per l'intelletto umano...








Addio Pepe, il morituro scoiattolo...




Ma Julie ed Alan scoprono una primula che sta fiorendo tra la neve, mentre nevica, in piena notte!!
Allora non è inverno, è primavera!   O_O


Ed è a questo punto che parte un altro filmato dal vivo, un'altra perla  ^_^
Nel Tirolo, quando spuntano le primule, si organizza una grande festa, olè!!!


          


Facendo qualche ricerca, e sperando di non aver sbagliato, la festa che si può ammirare nel video, si dovrebbe chiamare "Schleichenlaufen", fa parte del carnevale Tirolese, e si tiene ad Innsbruck, una volta ogni 5 anni(!), a febbraio!!!
Bello il maglione in pieno stile anni 70  :]



Sullo sfondo delle costruzioni tipiche del 1918.





Mentre Julie ed Alan abbandonavano Pepe al proprio destino, lo zio Carl ed il padre del ragazzo sono andati a casa dei Klemen, e lì annunciano la lieta novella a tutti:
Carl sarà il direttore della nuova fabbrica del vetro!
Domani mi licenzio, così divento direttore di una fabbrica  :]


Per l'occasione si decide di festeggiare anche il compleanno di Julie.


Che pare compiere 5 anni...






Telesette dal 30 dicembre 1979 al 5 gennaio 1980 - "Attento Goldrake, questa volte è la fine!", di Virginia Falcone

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Dopo parecchi Tv Sorrisi e Canzoni, qualche Telepiù, un Radiocorriere TV e un Onda TV, tocca ad un Telesette, e prossimamente cercherò di postare altre testate, tanto per non essere eccessivamente ripetitivo  ^_^
Questo articolo va inserito nel periodo della terza tranche della trasmissione di "Atlas Ufo Robot", il suo titolo pare quasi ispirato da "Studio Aperto", ed il contenuto, che per inciso non è negativo, fa parte del filone "fatto al computer", che ormai era assodato fosse una realtà incontrovertibile.
Più di una volta ho pensato di inserire la tag "anime fatti al computer", o qualcosa di simile, ma poi ho desistito perché questa fake news è presente in gran parte degli articoli in mio possesso. Anche i giornalisti che non scrivevano pezzi in cui accusavano di qualche nefandezza i cartoni animati giapponesi, o quelli che addirittura li difendevano, davano per assodato che il "computer avesse ispirato" gli anime del periodo, come si può leggere nell'occhiello.
Virginia Falcone, oltre alla bufala mediatica sul computer, incappa di altre imprecisioni, però non credo che si potesse ai tempi (o possa oggi) pretendere la precisione su articoli inerenti i cartoni animati, quando i giornalisti controllano a stento le fonti su notizie importanti...
Il titolo "Attento Goldrake, questa volta è la fine!", avrà fatto venire un infarto ad una moltitudine di giovani lettori e lettrici, convinti che il loro eroe stesse per essere sconfitto dai veganiani, mentre si trattava solo dell'informazione che la serie stava finendo: i giornalisti sono dei gran burloni  ^_^
Alla sgomento di milioni di bambini e bambini per la "fine" di Goldrake, avrebbe dovuto rimediare la notizia che dal 7 gennaio la Rai avrebbe trasmesso un altro anime robotico: Mazinga Z!!!
Si... come no... proprio uguali...   T_T


Intanto i nomi delle armi sono tutti corretti, parrà poca cosa, ma dimostra che la giornalista si sedette davanti alla televisione almeno 5 minuti, oppure chiese info a qualche esperto, tipo il figlio o il nipotino  :]
Ogni tanto ritorna la diatriba su come chiamare gli invasori provenienti da Vega: vegani? veghesi? veghiani? veganiani?
Io propenderei per "veganiano", come scrive Virginia Falcone, anche perché "vegano" ormai è stato requisito da chi non mangia carne... non potevano scegliere "a-carnivoro"?  >_<
La giornalista pare anche comprendere uno degli aspetti migliori di questi cartoni animati giapponesi, cioè che i cattivi avevano anch'essi delle motivazioni, che poi li portavano a compiere la scelta sbagliata, ma la loro non era pura cattiveria.



Voltata la pagina ci ritroviamo davanti ad altre belle immagini della serie, per un totale di quattro pagine dedicate ad "Atlas Ufo Robot".
Piccola postilla:
avranno anche tolto l'Atlas dai DVD da edicola, e potranno pure eliminare l'Atlas da tutto lo scibile umano, ma per noi resterà sempre e comunque "Atlas Ufo Robot", alla Toei dovrebbero farsene una ragione, anche perché a comprargli il materiale di Goldrake saremo sempre e solo noi "atlasiani"  ^_^




Non è la prima volta che leggo "Toei Animation Dinamic Production" in articoli del periodo, benché a me paia che ai tempi la Toei si chiamasse solo "Toei Doga" o "Toei Animation", può essere che i giornalisti, questa volta, da una qualche fonte attinsero questo nome. Oppure, come per gli anime fatti al computer, si limitarono a ribadire all'infinto un nome errato  >_<
Tipo Haidy...   Johanna Spyri si sarà rivoltata nella tomba...  T_T


Trovo divertente che il nome "Atlas" risultasse oscuro anche alla giornalista, tanto che pensò bene di appiopparlo alla Spacer di Goldrake!!!   ^_^
Ma poi arriva la perlata:
"Ora i critici televisivi, dopo aver detto che certi cartoni animati sono diseducativi (ma hanno dovuto ammettere che la loro voce è stata ascoltata come quella che declamava nel deserto), accusano la produzione giapponese di fare i programmi con il computer.
Serve la scena del duello? dicono. Bene, i produttori giapponesi chiedono al computer di fornire le sequenze necessarie, con il risultato che i duelli sono sempre gli stessi, che la messa in azione delle varie diavolerie inventate dai veganiani e da Actarus per darsi battaglia seguono sempre lo stesso ordine...".

Ovviamente il motivo della ripetizione delle scene era il risparmio dei disegni, ergo del tempo per confezionare un episodio, non di certo l'utilizzo di un fantomatico computer, che ai tempi doveva essere disponibile per agenzie come la Nasa, il Pentagono, oppure per multinazionali come la Lockheed, forse l'IBM  ^_^
Non di certo per uno studio di animazione giapponese con 500/600 dipendenti, che operava tutte le fasi della lavorazione totalmente a mano!
A questo proposito sarebbe interessante indagare su quali fossero le nozioni (ammesso ne avessero...) dei giornalisti, tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80, sul funzionamento reale di un computer, sulle sue capacità di calcolo, su ciò che poteva fare, e su quello che non avrebbe potuto assolutamente fare, se non a costi esorbitanti, ammesso esistesse un computer in grado di fare ciò che si leggeva sulla nostra stampa:
Esisteva un computer che potesse elaborare una sceneggiatura e/o eseguire direttamente i disegni per un cartone animato?
Per i giornalisti italici sicuramente si   ^_^


Ricomincio con gli articoli presenti dall'inizio della rivista.
Avviso che, purtroppo, a questo numero mancano le pagine dalla 7 alla 12, e di conseguenza quelle dalla 77 alla 82. L'assenza di queste ultime sono più gravi, in quanto verranno a mancare i palinsesti Rai di venerdì 4 gennaio e della Rete 1 Rai di sabato 5 gennaio. Infatti Telesette prevedeva prima i programmi delle tv private, in questo caso del nord est, e alla fine i programmi delle tre reti Rai e delle tre tv straniere.



Ho trovato estremamente interessante questo articolo che svela il segreto di quella piccola scritta "rai" che ad un certo punto iniziò a comparire sullo schermo tv, e che non stava mai ferma!
Te la ritrovavi su, poi giù in basso, poi di nuovo in alto a destra etc etc etc, piccola, media, grande, con caratteri diversi... perché?
La pirateria!!!
Noi italiani piratavamo ben prima del web!!!


 I "Gatti di vicolo dei miracoli" erano il mio gruppo di comici preferiti, sia per i tormentoni ("Capito?! Hai studiato?! Ho studiato!!! Ciao!!!"), che a scuola ripetevamo senza sosta, sia per le divertentissime canzoni. Rimasi parecchio male quando iniziarono a sfaldarsi  T_T





Non essendo televisioni del milanese, avrò ben pochi aneddoti e considerazioni da fare, meglio per chi leggerà  ;)
Su "Tv delle Api" alle 19,50 trasmettevano "Gai King"!!!
La storia di un re che affronta la sua omosessualità?  O_o
 


Se Virginia Falcone aveva chiamato la pastorella svizzera Haidy, su Teleregione alle 18,30 c'è il telefilm di Heidy...
Certo che LR TV ci dava dentro con i film per adulti!!!   ^_^ 







Manca anche la programmazione della Rete 1 di domenica  T_T



All'interno dei palinsesti erano presenti delle pagine inaspettate, tipo le parabole religiose, quando poco prima erano pubblicizzati dei film per adulti... le ricette o curiosità varie.
Bei tempi quando potevo vedere la Svizzera... sarei disposto a pagare per poterla vedere ancora!



"La fuga di Gandal"è il 67esimo episodio della serie, ergo eravamo proprio agli sgoccioli   T_T
Praticamente si arriva fino alla penultima puntata, e i titoli rispettano l'ordine cronologico presente su Encirobot.


 Perché questa bibita fu dedicata alla Orsomando?   O_o



Lo sapevate?
Le sapevo tutte tranne quella del cetriolo di mare, che però è sbagliata, o scritta male. Infatti l'oloturia non recupera gli organi interni espulsi per distrarre il predatore, ma li rigenera!
https://it.wikipedia.org/wiki/Holothuroidea






Nella sua prima trasmissione televisiva su Telemontecarlo "Star Trek" era intitolato "Destinazione Cosmo", probabilmente il titolo originale rischiava di non far comprendere subito al telespettatore che si trattasse di un telefilm di fantascienza.



Assai spesso le pubblicità a fondo pagina avevano un tono abbastanza truffaldino... in questo caso cercavano di venderti addirittura un'antenna spaziale!!!
Anzi, un'antenna tv supergalattica!!!!!!!!!!!!!!!!
Coi problemi di ricezione che esistevano ai tempi, mica come oggi con il digitale terrestre(...), la promessa di un'antenna che permettesse di vedere bene tanti canali, addirittura esteri, doveva aver attirato parecchi compratori.
E poi era brevettata negli USA!!!
Io per anni mi son dovuto guardare Antenna Nord che spesso oscillava verticalmente... mio padre dovette protrarre il tubo che reggeva l'antenna esterna, per recepire un po' meglio il segnale ed evitare che mi venissero le vertigini  >_<


Go Nagai Robot Collection 139 Zarigan G8

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Il distributore per le edicole della mia zona deve avere degli gnu affamati nei magazzini... anche stavolta il fascicolino-ino-ino-ino è tutto masticato, si vede che alla Fabri/Centauira ci tengono ad imballare bene la loro creatura editoriale!
Tra l'altro il disegno in copertina, più che un mostro guerriero, mi ha fatto venire in mente una Macchina della Morte dei Meganoidi...
La puntata in questione risulterebbe importante in quanto vi appare per la prima volta il Conte Blocken, che comporterà la messa in secondo piano del Barone Ashura, dei quali fallimenti a ripetizione il Dottor Inferno è un pelino stufo. Poi noi sappiamo che il nuovo arrivata fallirà tanto quanto la mummia ermafrodita, ma ai tempi il fatto doveva aver avuto una certa rilevanza, specialmente in Giappone.
Ok, Ashura è chiaramente un incompetente e pure un leccapiedi, ma chi lo ha messo al comando?
Ho trovato assai curioso, e alla fine molto divertente, che l'episodio si apra con l'apparizione dei mostri meccanici mandati al macello dal barone Ashura, e si concluda non solo con la distruzione di Zarigan G8, ma vie più con quella della Salus, un'altra medaglia di cui fregiarsi  :]
Non credo ci voglia un genio per notare che Zarigan G8 si ispira alla leggenda di Namazu, in oltre nella puntata fa bella mostra di se un pesce gatto in un acquario, che Shiro utilizza per prevedere i terremoti, che sono l'altro protagonista della puntata. 
Il modellino mi pare uscito fuori bene, forse un pelino piccolo, direi il più piccolo dei 19 mostri guerrieri pubblicati. Che poi dedicare ben 19 uscite, fino ad oggi, ad una seria mai conclusa, mi pare veramente una follia totale... ma ormai...
Magari i colori non sono precisi, però c'è sempre la questione della rifrazione dell'acqua marina, anche se dubito che alla Fabbri/Centauria siano così solerti da aver commissionato un costoso studio scientifico ad hoc  >_<


Zarigan G8 nel suo acquario  :]













L'orda di mostri guerrieri!!!




Come accennavo sopra la puntata si apre con il Barone Ashura sottoposto alla visione dei mostri guerrieri sconfitti durante il suo comando, alcuni di questi sono presenti nella GNRC.
E comunque non mi pare un buon metodo per aumentare l'autostima di Ashura...



L'episodio s'intitola "L'ultima occasione di Ashura", anche se non sarà l'ultima, né la penultima...
Giunge quindi una spaventosa testa volante parlante, che rammenta ad Ashura i suoi fallimenti, questi è totalmente terrorizzato dal Conte Blocken, e vedere un Ashura spaventarsi per un Blocken è il colmo!
Alla fine il Dottor Inferno decide di dare un'ultima chance al suo ex prediletto.



I terremoti si susseguono frequenti, fatto abbastanza normale per il Giappone, e quindi quel genio di Shiro decide di comprare un acquario, un enorme acquario, e metterci un pesce gatto, viste le sue doti di previsione dei terremoti.
Peccato che li preveda pochi secondi prima il loro scatenarsi...


Intanto Yumi è ad una riunione del comitato per le misure antisismiche.
Da notare che noi italiani non ci preoccupiamo di effettuare riunioni preventive, utilizziamo la tecnica dello stellone...
Yumi propone che per liberare l'energia sismica accumulata nel terreno, ed evitare un gigantesco terremoto, di far esplodere delle cariche fotoatomiche nel sottosuolo, ma il tutto potrebbe essere rischioso. Strano, non lo avrei mai detto!
Scopriamo che l'energia fotoatomica, oltre a tutti gli altri miracolosi pregi scientifici, ha pure quello di prevenire i terremoti:
professor Yumi, non potrebbe prestarcene un po'? Grazie.
Tutta la riunione è spiata dalle maschere di ferro, che informano Ashura.



Ergo il Barone Ashura invia Zarigan G8 a colpire un preciso punto sotto il mare, per scatenare un terremoto devastante a Tokyo.




Koji, che almeno da questo punto di vista non è un pirla, trova un modo assai interessante per occupare il tempo durante il terremoto  ^_^


 Ah, dimenticavo, Shiro e compagnia sono andati a Tokyo, ma non moriranno...


Ashura contatta Yumi per spiegargli cortesemente il suo piano...


Koji si precipita nel punto in cui Zarigan G8 ha scatenato l'esplosione sismica, e dove è comparsa un'isola vulcanica.



Mi domando, visto che il combattimento si svolge in acqua, ma al momento del l'apertura dell'addome di Mazinga Z, non si allagherà tutto il robot?   >_<


 Prima Zarigan G8 respinge i missili centrali.



Poi prende al volo i pugni a razzo.



 Ergo lancia una bella scarica.


 Poi colpisce Mazinga Z con dei missili.


 Infine si porta via Mazinga Z, in maniera umiliante, ma tanto Koji ci è abituato alla figure di emme.


Ashura si stava godendo il combattimento in tv, dove ci viene mostrata una postura di Mazinga Z a dir poco ridicola!  ^_^


Quando Koji apre gli occhi vede...


Mazinga Z è completamente immobilizzato, ma non sarebbe più sicuro se Zarigan G8 si sbarazzasse dei pugni a razzo? Non si sa mai...
La cosa comica è che a questo punto, invece di distruggere subito Maznga Z, Ashura propone a Koji di unirsi al Dottor Inferno!!!


Noi guardiamo il Dottoro Inferno e Blocken che stanno guardando Ashura e MazingaZ .
Blocken esplicita il medesimo dubbio che ho espresso io sulla proposta di Ashura a Koji.



Ashura ordina "Giustiziatelo!!!", e dalle pareti escono delle tremebonde lame rotanti...




Nel frattempo Yumi e Sayaka stanno per sparare il raggio fotoatomico antisismico nella zona in cui Koji è prigioniero.


 Zarigan G8, ascolta un fesso, distruggi i pugni a razzo...


 Yumi irradia il raggio fotoatomico antisismico sull'isola vulcanica.


L'onda d'urto fa perdere la presa a Zarigan G8 sui pugni a razzo.
Le bolle d'aria sono causate dal fatto che l'hangar in cui è torturato Mazinga Z è un gigantesco acquario, l'ho capito dopo  :]


 Zarigan G8, te l'avevo detto!



Mazinga Z devasta l'interno della Salus, e Ashura, soddisfatto della sua nuova impresa distruttrice, si da alla fuga in ascensore   >_<



 La puntata si conclude con Ashura a 90 gradi  ^_^



Ora si dovrà aspettare 15 giorni per vedere l'uscita 140, teoricamente a meno 10 (oltre agli speciali) dalla libertà!



Però il 4 maggio uscirà il 28esimo speciale, il trio dei professori.


Mattel Electronics 1983

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Purtroppo, per me, non posso riportare particolari ricordi riguardo l'Intellivision, non avendolo mai posseduto. In tema di console casalinghe io sono passato dalla console Reel del 1977/78 alla Play Station 1, in mezzo ho dovuto saltare tutto  ^_^
Nel catalogo è spiegato che "Intellivision" significava "televisione intelligente", e devo dire che leggendo le caratteristiche della console, devo dire che denotava numerose ottime idee.
In particolare direi i pad, o smanetti, che dir si voglia. sia per il fatto che potevano essere riposati nell'hardware senza che i fili creassero noia (vedi la console Reel...), ma anche perché potevano essere usati dai mancini. Ho, però, un dubbio, il disco ruotava oppure era un simil touch?
Ovviamente in un catalogo in italiano, dedicato ai maschietti italiani, visto che ai tempi le femminucce non giocavano ancora ai videogiochi, nelle prime pagine si esalta la cassetta del calcio  :]
Certo che di passi avanti ne sono stati fatti per arrivare a Pes o Fifa  ;)




In realtà le due pagine qua sotto sono poste prima della doppia pagina sul calcio, dato che in queste pagine si descrivono le caratteristiche della console, tipo la potenza, ben 16 bit, mica 8 bit di "certi concorrenti"!  ^_^
Oltre alla grande varietà di giochi disponibili, non so se poi realmente acquistabili in Italia, mi hanno impressionato le espansioni: l'Intellivoice; l'Intellivision Entertainment Computer System; il Computer Adaptor; l'Intellivision Music Synthesiser; l'Intellivision Computer Keyboard.

In pratica tutto il necessario per trasformare la console in un computer. Non saprei dire se tutte queste espansioni hardware fossero realmente disponibili per il mercato italiano. A dire il vero mi sorprenderebbe se lo fossero state, di solito in Italia si importavano solo le cassette dei giochi.
E' indubbio che l'Intellivision doveva essere il sogno di ogni ragazzino italico che metteva le mani su questo catalogo.
























Avviso che il blog rimarrà inattivo, oppure aggiornato saltuariamente

Go Nagai Robot Collection 140 Professor Tonda

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Il professor Tonda appare nell'ottava puntata, per apportare delle migliorie al Grande Mazinga (ammesso e non concesso che il Guretto sia migliorabile...), e scompare, nel senso che decede, nel 13esimo episodio. Non rammento se partecipi a tutte le puntate tra l'ottava e quella in cui muore, però, nonostante sia un personaggio minore, ha lasciato un certo segno nella serie. Quindi, a mio avviso, la scelta della Fabbri/Centauria di dedicargli questa uscita, ha un senso, ne consegue, ovviamente, che non ha nessun senso non pubblicare i due Mechadon...
Devo dire che il modellino, nonostante le solite sbavature, non è malaccio, il viso coglie perfettamente la simpatia del personaggio, compreso il mento prominente.
La postura è perfetta, con tanto di gambe arcuate, non manca neanche il baffetto alla Hitler(...) e il pantalone color carne.


Il fascicolino-ino-ino-ino riporta che il nome per intero del professore è Tonda Hakase, ribadendo che la sua nazionalità è statunitense, ergo, in pieno spirito nazionalistico nipponico, deve essere un "nisei", cioè figlio di genitori giapponesi emigrati negli Usa. Anche perché già solo il cognome Tonda mi pareva poco anglosassone, benché poteva essere italomericano, ma Hakase...


 Il prof Tonda dalle solite svariate posizioni.











Gli stessi che vedremo alle sue esequie marine, tolto il defunto, chiaramente...


Questa è la prima immagine del professor Tonda, che vediamo intento ad illustrare il suo progetto per aumentare la potenza offensiva del Grande Mazinga.


Infatti il "pungo atomico" potrà diventare...



... rotante, "pugno atomico rotante".


L'invenzione del professor Tonda permette a Tetsuya di sbaragliare i nemici, e alla fine della puntata sono tutti contenti.


Alla fine delle tredicesima puntata, invece, l'euforia sarà molto minore... infatti  Mikeros ha danneggiato la Fortezze delle Scienze, tanto da obbligare Kenzo Kabuto a farla evacuare con dei motoscafi.
Qui una bella veduta dall'alto dei motoscafi poco prima che Mikeros inizi il tiro al bersaglio...


Su uno dei motoscafi ci sono Shiro e Tonda.



Il professor Tonda fa qualcosa di incomprensibile, almeno per me... protegge Shiro dal raggio di Mikeros...
Poi si potrebbe disquisire lungamente su come sia possibile che una qualsiasi scarica non si trasmetta anche al bambino che Tonda sta abbracciando, ma non vorrei sembrare pignolo o troppo nerd.


Tonda abbrustolito, Shiro illeso...





Le prossime uscite.


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